Con il voto del consiglio direttivo l’associazione “In prima classe per Bologna-Vignola” ha deliberato di aderire all’appello “SFM 2012. Ultima chiamata“, promosso da un gruppo di amministratori e cittadini politicamente impegnati nell’associazione “Verso un nuovo PD per Bologna” (vedi). Pur essendo un’associazione apartitica, l’associazione degli utenti della ferrovia Vignola-Bologna ritiene importante condividere e sostenere le proposte delle forze politiche che puntano a rafforzare il servizio ferroviario dell’Emilia-Romagna, migliorandone la qualità e la capacità di rispondere alle esigenze di mobilità dei cittadini. Nello specifico l’associazione condivide l’allarme per il futuro del Servizio Ferroviario Metropolitano e la richiesta di un forte investimento per consentire lo sviluppo del servizio. Evidenzia in particolare alcuni punti dell’appello, assai rilevanti per il futuro della linea Bologna-Vignola. Tra questi il punto (3): “Il progetto di interramento (tra via Fabbri e via Larga) della ferrovia “Veneta”, futuro braccio della linea SFM passante n. 2 “Vignola-Portomaggiore”, presentato recentemente dalla Regione, prevede una trincea (in parte galleria) ad una sola via di corsa, che preclude definitivamente la possibilità di raddoppio dei binari. Il binario unico in quel punto rappresenta, a giudizio di molti tecnici, un collo di bottiglia tale da compromettere per tutta la linea non solo il cadenzamento al quarto d’ora (assetto avanzato), ma anche quello alla mezz’ora (assetto base).” Ed il punto (5): “L’interramento viene presentato come investimento sul SFM, che invece non ne ricava vantaggi significativi; l’opera infatti non impatta sul servizio ferroviario, ma certamente sul traffico urbano, eliminando i passaggi a livello e le relative code: obiettivo condivisibile, ma estraneo all’SFM. Poiché il maggior costo richiesto da un interramento allargato, in grado di accogliere un secondo binario, è di soli 6-7 milioni di Euro (sui 42 di costo complessivo), risulta più conveniente e lungimirante evitare la “strozzatura” ed assicurare al SFM funzionalità ed espandibilità futura.” Invita i propri associati e tutti gli utenti della ferrovia Bologna-Vignola a sottoscrivere l’appello inviando un’e-mail a nuovopdbologna@gmail.com
Qui il testo completo dell’appello.
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