Dopo la lettera trasmessa alle aziende TPER e FER, agli enti locali, alla Regione (vedi), il vicepresidente della Provincia di Bologna, Giacomo Venturi, ha accolto la nostra richiesta ed ha organizzato l’incontro. Questo si è tenuto presso la sede della Provincia lunedì 15 ottobre alle ore 17. Per l’associazione erano presenti Maurizio Quartieri (presidente), Norma Orsini, Luciana Lenzi, Gianfranco Baldini, Andrea Paltrinieri. Erano presenti anche diversi rappresentanti delle amministrazioni comunali interessate dalla linea. Qui una sintesi essenziale.
Nell’occasione TPER ha individuato le cause dei gravi disservizi nei problemi verificatisi con alcuni nuovi treni ATR220 (uno è fermo per modifiche al Sistema Controllo Marcia Treno-SCMT e tale resterà per ancora più di un mese, mentre su altri cinque si sono verificati guasti o erano in corso interventi di manutenzione) che hanno così costretto a rimettere in uso i vecchi treni ALN, con conseguenti ritardi e soppressioni per guasti. La spiegazione ottenuta non è stata da noi ritenuta convincente (i disagi sono stati presentati da TPER come focalizzati essenzialmente nei giorni 8 e 9 ottobre, mentre noi sappiamo bene che si sono verificati con intensità nelle ultime tre settimane) e per questo abbiamo richiesto dati puntuali sui treni utilizzati e sui disservizi registrati. Negli ultimi giorni la situazione è migliorata, in proporzione al numero dei treni ATR220 rimessi in circolazione. TPER ha comunque prospettato, da adesso in poi, la circolazione di treni ATR220 nella misura di 3 su 4 sulla linea (in attesa del completamento dell’apparato SCMT sul quarto ATR), salvo guasti, ovviamente. In realtà già il 16 ed il 19 ottobre, gli ATR220 in circolazione sulla linea sono solo 2 su 4. Abbiamo immediatamente segnalato la cosa a TPER, che ha risposto comunicandoci che il terzo treno è rimasto fermo per manutenzione ordinaria (quindi programmata). Peccato che all’incontro del 15/10 non ci sia stato comunicato!
FER ha fornito indicazioni sui problemi di stabilità della massicciata nel tratto Muffa-Bazzano, rilevati da febbraio 2011 e che da allora costringono i treni in quel tratto ad una velocità non superiore di 30 km/h. Per affrontare il problema sono previsti consistenti lavori lungo quel tratto della linea nell’estate 2013. Questi potrebbero anche portare ad una soppressione dell’intero servizio Bologna-Vignola per alcuni mesi (FER ha dichiarato circa due mesi, durante i quali il servizio verrebbe autosostituito), anche se si esplorerà la possibilità di uno svolgimento dei lavori nelle ore notturne, dunque con mantenimento del servizio ferroviario, ma a velocità ridottissima in quel tratto, e con disagi che si protrarranno per un mese in più rispetto alla soluzione precedente.
In merito al cattivo funzionamento dei sistemi di segnalazione all’utenza e un servizio di assistenza dell’utenza non sempre all’altezza, in particolare in concomitanza di disservizi, le sollecitazioni dell’associazione hanno ottenuto tali impegni:
- da parte di TPER: l’impegno a garantire un pieno funzionamento del servizio “Chiamatreno” almeno nella fascia oraria 06-09 (oggi spesso il sistema non è in grado di fornire informazioni proprio in corrispondenza della soppressione di corse!). E’ decisamente poco, ma confidiamo che dopo questo primo passo il “buon funzionamento” del sistema possa essere esteso a tutta la “giornata ferroviaria”;
- da parte di FER: l’impegno a garantire una migliore organizzazione del personale presso la centrale operativa (DCO) di Casalecchio Garibaldi, affinché curi con maggiore tempestività e precisione l’informazione a mezzo display elettronico e altoparlante agli utenti in attesa presso le stazioni.
Al fine di verificare il miglioramento del servizio ed il rispetto degli impegni presi da TPER e FER è stato convocato un nuovo incontro, sempre presso la Provincia di Bologna, per lunedì 19 novembre, ore 17.00.