Da venerdì 6 settembre il primo treno elettrico ETR350 è in servizio sulla linea ferroviaria Bologna-Vignola. E’ un’ottima notizia e speriamo che molto presto anche il secondo ETR350 possa entrare in servizio, seguito poi da altri così da completare il fabbisogno della linea che necessita di 4 treni per garantire il servizio completo. Domenica 22 settembre amministratori locali, politici e dirigenti aziendali (TPER Spa e FER Srl) si troveranno a “tagliare il nastro” per il nuovo treno con una speciale corsa Bologna-Vignola in partenza da Bologna alle 9.40. Ci rendiamo conto che la politica vive anche di cerimonie di inaugurazione e per questo, con spirito costruttivo, facciamo alcune considerazioni affinché i sorrisi dei politici nella giornata di domenica possano essere seguiti dai sorrisi dei passeggeri nelle settimane e nei mesi a seguire. La cosa non è scontata. Come una rondine non fa primavera, non basta un ETR350 (o anche due) a fare un servizio ferroviario di qualità – e questo è l’obiettivo a cui lavora la nostra associazione da quando si è costituita.

Il nuovo ETR350 alla stazione di Zola Municipio. Qui il nuovo impianto ACEI, costato mezzo milione di euro, non viene messo in funzione perché il secondo binario e relativo marciapiede sono troppo corti! (foto del 20 settembre 2013)
Per questo stiamo chiedendo da tempo alle autorità competenti un ulteriore impegno, non necessariamente in termini di risorse bensì di “intelligenza” del servizio. La prima richiesta è quella di una riduzione dei tempi di percorrenza. Cosa che è tecnicamente fattibile dopo investimenti per qualche decina di milioni di euro (inclusi i nuovi ETR350) fatti sulla Bologna-Vignola. Suonerebbe un po’ paradossale, dopo un’ingente spesa di “ammodernamento”, ritrovarsi con un treno che impiega più tempo oggi che 75 anni fa! Eppure nel 1939 il tratto Vignola-Casalecchio era percorso in 37 minuti, contro i 45 minuti di oggi (47 minuti per alcune corse) (vedi)! Bisognerà dunque che nei prossimi mesi le risorse investite si traducano in una riduzione dei tempi di percorrenza (oggi servono 62 minuti per percorrere 32 km, visto che l’orario attuale è ancora quello disegnato per i vecchi ALN663 o 668!), specie se i nuovi treni, più capienti, vogliono davvero essere riempiti. Anche Trenitalia è giunta in questi giorni a ridurre i tempi di percorrenza su diverse tratte regionali. E’ bene dunque che inizi a farlo anche TPER. La seconda richiesta, più banale, ma non scontata, è quella di un uso più razionale dei mezzi e dell’orario. Dal 6 settembre, quando il treno ETR350 è entrato in servizio, si è sistematicamente evitato di utilizzarlo per le corse più frequentate! Non è stata sfruttata, dunque, la sua maggiore capienza (270 posti a sedere, anziché i 150 dell’ATR220), con il risultato che in alcune corse, come quella delle 6.46 da Vignola, frequentatissima da studenti e lavoratori, i passeggeri che salgono nel tratto Crespellano-Bologna continuano a rimanere in piedi perché gli ATR220 non hanno sufficienti posti a sedere. Ugualmente va ridisegnato l’orario delle corse Bologna-Bazzano mettendole in misura maggiore a servizio delle fasce orarie più usate dai pendolari. E’ una richiesta che da tempo è sul tavolo di TPER e Regione e confidiamo che venga presa in considerazione per il nuovo orario in vigore da dicembre 2013.
Il Presidente
Maurizio Quartieri