Giovedì 28 novembre una delegazione di consiglieri dell’associazione ha preso parte all’incontro del tavolo di coordinamento della ferrovia Bologna-Vignola. Erano presenti le due aziende di servizio (FER e TPER), il Servizio Ferrovie regionale, la Provincia di Bologna e gli amministratori di alcuni Comuni (Vignola, Zola P. e Casalecchio). Obiettivo dell’incontro era innanzitutto quello di verificare l’andamento del servizio, a circa tre mesi dalla fine dei lavori tra Bazzano e Muffa e dalla messa in servizio del primo elettrotreno ETR350. E’ stata l’occasione per affrontare anche altri aspetti, alcuni dei quali segnalati dagli utenti e che l’associazione nei giorni scorsi aveva già portato all’attenzione di aziende e istituzioni. Vediamo per punti i principali argomenti trattati.
Andamento del servizio. L’analisi dell’andamento del servizio negli ultimi tre mesi presupponeva la disponibilità dei dati, richiesti invano dall’associazione già alla fine di ottobre. TPER si è limitata a riportare la performance di ottobre 2013, confrontandola con quella di un anno fa (ottobre 2012), sottolineando il miglioramento sia della puntualità (93% nel 2013) sia dell’affidabilità (riduzione del 75% delle soppressioni). L’associazione ha convenuto che il servizio è migliorato, ma ha contestato il metodo “aziendale” adottato per valutare la performance del servizio: anziché i parametri del contratto di servizio, viene preso come riferimento ottobre 2012, uno dei mesi peggiori di tutta la storia recente della linea Bo-Vignola. In ogni caso, l’intervento di stabilizzazione della massicciata nel tratto Bazzano-Muffa, oggi permette ai treni di viaggiare in quel tratto alla massima velocità consentita (100 km/h).
Materiale rotabile. L’inserimento dell’elettrotreno ETR350 ha determinato un salto di qualità del servizio (migliori performance e viaggio più confortevole). Le buone notizie sui treni, tuttavia, finiscono qui: non ci sarà un secondo ETR in servizio entro fine anno (lo avevano promesso a settembre, in occasione dell’inaugurazione del primo ETR350, sia l’Azienda sia gli amministratori locali)! TPER ha comunicato, infatti, che di 12 elettrotreni arrivati solo 5 sono oggi abilitati a circolare anche sulle linee FER, numero insufficiente per assicurare già oggi 2 ETR sulla Bo-Vignola (solo la linea Bologna-Portomaggiore ne ha 2). Come avvenne già per gli ATR220, i tempi di rilascio della certificazione USTIF (l’ente ferroviario preposto alla sicurezza) ad altri ETR350 sono molto lunghi e TPER prevede che la certificazione per il secondo ETR arrivi solo nei primi mesi del 2014.
Non si può non sottolineare ancora una volta (era già accaduto in passato con gli ATR220) come non venga mantenuto l’impegno preso pubblicamente nei confronti sia dei cittadini sia degli utenti, costretti ancora per diversi mesi a viaggiare con materiale eterogeneo (diesel nuovo e vecchio, elettrico), che di fatto penalizza la qualità del servizio.
A partire dal 15/12 p.v. TPER si è comunque impegnata a garantire dal lunedì al venerdì 23 treni/giorno (su 43 in totale) accessibili anche a disabili e biciclette, numero che con l’ingresso del secondo ETR salirà a 33 (in pratica tutte le corse che coprono l’intero tragitto (Bo-Vignola). L’ingresso del secondo elettrotreno dovrebbe determinare anche il definitivo “pensionamento” dei vecchi treni ALn.
Un ultimo e importante aspetto riguardante il materiale rotabile è il mancato annuncio delle fermate a bordo degli ETR350. TPER ha comunicato che tali treni non sono attrezzati per farlo, ma lo saranno nei giro di alcuni mesi (occorre installarvi il dispositivo OBOE)
Infrastruttura. Le questioni trattate sono state diverse. I lavori di attivazione degli ascensori procedono: revisione dell’impianto da parte della ditta OTIS, installazione di impianto di videosorveglianza e di una pompa per l’allontanamento dell’acqua, evitando così che in caso di pioggia abbondante possa allagarsi come accaduto in passato a Casalecchio G., appalto a ditta privata sia della gestione dell’impianto sia della sua sorveglianza. L’impianto di Crespellano sarà pronto entro fine anno, mentre per quello di Bazzano occorrerà attendere gennaio 2014, quando entrambi gli apparati saranno collaudati e certificati sempre dal’USTIF (…ci auguriamo solo che non occorrano diversi mesi come per gli ETR350).
L’illuminazione è stata recentemente controllata su tutta la linea (viene fatto con una periodicità bimestrale), ma è necessario completare la manutenzione in alcune stazioni.
L’azienda FER ha confermato che al momento non sussiste la necessità di attivare l’apparato ACEI di Zola Municipio, importante invece per l’utenza perché consentirebbe di avere un punto in più di incrocio dei treni. In realtà, oggi non è possibile attivare il binario due di Zola Municipio perché il marciapiede due non è sufficientemente lungo per i nuovi elettrotreni: FER ha comunicato (…con un certo imbarazzo) che occorre allungarlo di circa 30m.
Sono stati chiesti chiarimenti sui frequenti guasti ai passaggi a livello; FER ha ribadito che sono guasti fisiologici in quanto trattasi di apparati estremamente sensibili e delicati. Come associazione abbiamo chiesto all’azienda se è possibile avere una relazione tecnica sui guasti intervenuti. L’ultimo aspetto infrastrutturale analizzato è stato il degrado di molte delle stazioni ferroviarie. FER ha ribadito che è di un anno fa la sua lettera inviata a tutti gli amministratori locali, mediante la quale mette a disposizione gli spazi non adibiti a locali tecnici, a condizione che sia lo stesso ente pubblico a farsi carico delle spese di ristrutturazione e manutenzione.
Informazione. In attesa del completo rinnovo del sistema di informazione della linea (è previsto dal progetto SFM), e dopo aver ribadito per l’ennesima volta i limiti del sistema Chiamatreno in presenza di disservizi, la discussione si è focalizzata sull’informazione a bordo, carente o spesso inesistente quando c’è un disservizio. TPER ha ribadito che “al verificarsi di un disservizio il capotreno ha l’obbligo entro 5 minuti di informare i passeggeri”. Tale disposizione è prevista da una circolare di servizio già in vigore, ma che, a fronte anche delle continue segnalazioni da parte dell’utenza, sarà nuovamente inviata a tutto il personale capotreno. Come utenti non ci resta che vigilare e segnalare eventuali comportamenti non conformi!
Altri aspetti del servizio. Per quanto riguarda il trasporto delle biciclette NON chiudibili, l’Azienda ha confermato che occorre prenotare e che è possibile fare un biglietto a costo fisso, valido 24h, oppure acquistare un titolo a zone per il tratto percorso. Attualmente non sono previste agevolazioni per gli abbonati; la ns. proposta di prevedere un’integrazione sull’attuale abbonamento è stata valutata positivamente da TPER, ma non dalla Regione, preoccupata che ciò possa poi incrementare il trasporto bici sottraendo così posti per gli utenti! Francamente la posizione della Regione è incomprensibile e invece di preoccuparsi di incentivare il servizio (secondo noi anche agevolando il trasporto delle bici) per far circolare treni (soprattutto quelli nuovi) sempre più pieni, pone dei veti su proposte che vanno proprio in quella direzione.
Il biglietto a prezzo ridotto (50%) per i bambini 4-12 anni (sotto i 4 anni viaggiano gratis) è acquistabile solo a bordo treno (come già avviene sulle line Trenitalia). Il personale capotreno è stato informato e, inoltre, TPER ha predisposto pannelli informativi da esporre nelle bacheche. Ci siamo raccomandati che le informazioni siano disponibili quanto prima anche sul sito e sulla carta dei servizi, e siano adeguatamente informati anche i gestori delle rivendite.
Sulla possibilità che il capotreno possa certificare il ritardo di un treno (la richiesta è pervenuta dagli studenti), TPER ha informato che il personale di macchina non può farlo. Gli studenti (ma anche i lavoratori) che necessitano di un documento che giustifichi il ritardo del treno possono contattare via e-mail solo l’ufficio reclami (dal sito TPER, “Parla con TPER – Modulo reclami“), che può certificare per posta elettronica l’entità del ritardo del treno. E’ evidente che così il rilascio del documento non può avvenire in tempo reale (lo sarebbe stato se tale funzione fosse svolta dal capotreno); abbiamo insistito affinché le eventuali richieste vengano gestite con priorità e tempestività da parte dell’ufficio reclami.
La questione del supplemento di 5 euro applicato anche quando l’utente non può fare il biglietto a terra (esercizio chiuso o privo di titoli, emettitrice guasta) non ha trovato una soluzione positiva per l’utenza. TPER ha confermato che il personale capotreno applica correttamente il regolamento, e che l’unica eccezione è rappresentata dalle stazioni prive sia di emettitrice sia di esercizi autorizzati alla vendita.
Per concludere, sulla questione della velocizzazione delle corse con la revisione dell’orario ferroviario, preso atto della disponibilità dell’azienda di aprire un confronto, anche a seguito delle richiesta da parte della Provincia di Bologna, i presenti hanno convenuto sull’opportunità di investire di tale ruolo il “Comitato nodo”. Il vicepresidente Venturi si è impegnato affinché l’incontro tecnico sia convocato quanto prima (probabilmente a gennaio). Nel ribadire le richieste degli utenti, note da tempo e sollecitate anche lo scorso maggio, abbiamo chiesto di poter partecipare come rappresentanza dell’utenza al tavolo tecnico sull’orario.