Per il terzo anno consecutivo l’associazione “In prima classe per Bologna-Vignola” ha condotto un “audit civico” applicato al servizio ferroviario Bologna-Vignola, rilevandone la qualità con particolare riferimento alle stazioni della linea ed ai servizi in esse presenti. Questo è il report di questa terza edizione (pdf). Esso evidenzia alcuni miglioramenti rispetto alla situazione rilevata negli anni precedenti (luglio 2011 e luglio 2012, quando sono state effettuate le precedenti esperienza di “audit civico” sulla linea), ma anche problemi divenuti “cronici” o aspetti addirittura peggiorati.
L’audit civico si è svolto nelle giornate di giovedì 13, venerdì 14 e sabato 15 settembre 2013. Ogni stazione della linea Bologna-Vignola è stata sottoposta ad analisi, con l’unica eccezione della stazione di Bologna-Centrale. L’analisi di tutte 17 le stazioni della linea, secondo un approccio sistematico, rende evidente lo scostamento che si è realizzato nel tempo tra il progetto della linea ferroviaria, riattivata nel settembre 2003 da Bazzano, nel settembre 2004 da Vignola e prospettata a cittadini ed utenti come “metropolitana di superficie” (sic), e la realtà. Dopo anni di tribolazioni a causa dell’inaffidabilità dei vecchi treni ALN663 e 668, sono stati finalmente messi in esercizio i nuovi mezzi, prima ATR220 (diesel) (vedi), infine, dal settembre 2013, anche un nuovo ETR350 (elettrico) (vedi). Da qualche giorno i treni elettrici in servizio sono divenuti due (non è ancora chiaro quanto stabilmente). Tutti gli altri elementi che concorrono a determinare la qualità del servizio non sono stati adeguatamente rinnovati, come sarebbe invece necessario, ed ovviamente il servizio ne risente. Persiste nel tempo un problema di qualificazione delle stazioni che in alcuni casi specifici risulta particolarmente grave (le vecchie palazzine passeggeri presenti a Vignola, Savignano Comune, Savignano Mulino, Muffa sono ancora in stato di abbandono). Mancano servizi “collaterali” di grande importanza: bigliettazione automatizzata (una macchina emettitrice di titoli è presente solo presso la stazione di Bazzano!), un efficace sistema di comunicazione all’utenza (insoddisfacente è l’informazione tramite le bacheche; del tutto inadeguata quella in occasione di eventi critici come la soppressione di una corsa), accessibilità per tutti (nonostante gli impegni presi ad oggi non sono ancora in funzione gli ascensori di accesso al sottopassaggio a Bazzano ed a Crespellano, con la conseguenza che tali stazioni non sono accessibili ai disabili) e così via. Manca infine un adeguamento del servizio alle “aspettative di velocità” degli utenti: nonostante qualche decina di milioni di investimenti in mezzi ed infrastrutture i tempi di percorrenza di oggi sono significativamente più lunghi di quelli del 1939 (vedi)! Insomma, anche l’audit civico 2013 conferma che c’è ancora del lavoro da fare per rendere dignitoso ed appetibile il servizio ferroviario Bologna-Vignola. Vorrà dire che noi, come associazione, continueremo a “lavorarci”!
PS Qui il testo del report dell’Audit civico 2013 (pdf). Qui invece il report dell’edizione 2012 (vedi) e dell’edizione 2011 (vedi).