Per il quarto anno consecutivo l’associazione degli utenti della ferrovia Bologna-Vignola ha realizzato un rapporto annuale sulla qualità del servizio, documento attraverso il quale gli utenti, i cittadini e gli amministratori locali possono conoscere le performance 2014 di un servizio di trasporto strategico per il nostro territorio, oltre a valutare l’operato dei soggetti coinvolti a vario titolo nel servizio (aziende ferroviarie, amministratori pubblici, ecc.).
Affidabilità (ovvero treni soppressi). I treni programmati secondo l’orario in vigore nel 2014 sono stati 13.386; di questi, 13.014 hanno effettivamente svolto il servizio, mentre 372 (il 2,8%; circa 1 per ogni giorno dell’anno) sono stati soppressi. L’affidabilità (97,2%) è dunque migliorata significativamente rispetto al 2013, quando le corse effettuate sono risultate pari all’85,2% di quelle programmate (in parte per lavori sulla linea, però). Merito indubbiamente dei nuovi treni ETR350 e ATR220, molto più affidabili rispetto ai vecchi ALn.
Puntualità. Nel 2014 i treni arrivati a destinazione sono stati 13.078, compreso quelli soppressi parzialmente e giunti a destinazione. I treni puntuali, cioè arrivati con al massimo 5 minuti di ritardo, sono stati 12.467, pari al 95,3% di quelli effettuati, performance decisamente migliore di quelle del biennio 2012-13 (non era andata oltre il 90%). Di 611 treni non puntuali (circa due al giorno), 133 hanno accumulato un ritardo grave (oltre 15 minuti), mentre 41 erano treni “rilevanti”, cioè ad alta frequentazione. La puntualità è stata in generale più alta nel secondo semestre.
La causa prevalente di ritardo nel 2014 è stata “incrocio ritardato” (189 treni), seguita da “guasto del materiale rotabile” (178 treni) e “guasti linea e impianti” (63 treni). Alla voce “altre cause”, infine, appartengono 50 treni in ritardo (su 138) per “anomalie di movimento” e “attesa segnale partenza/ingresso in stazione”.
Nel 2014, dunque, la qualità del servizio ferroviario Bologna-Vignola è complessivamente migliorata sotto l’aspetto dell’affidabilità e della puntualità. Un buon passo in avanti, dunque. Anche se – diciamolo con chiarezza – si deve fare ancora meglio. I treni non conformi, infatti, sono stati ben 983 (372 soppressi e 611 in ritardo), pari al 7% circa di quelli programmati ( sono stati “solo” 686 se si escludono le cause “sciopero”, “lavori programmati” e “forza maggiore”). Ancora troppi per un servizio che nelle intenzioni degli amministratori locali rappresenta uno degli assi portanti del Servizio Ferroviario Metropolitano (SFM) della nuova Città Metropolitana, Bologna.
Un bilancio dopo quattro anni di indagini. Come già anticipato, quella del 2014 è la quarta edizione del report sulla qualità del servizio curata dall’associazione In prima classe per Bologna-Vignola. Quattro anni sono un periodo sufficiente per fare un bilancio di come è cambiata la qualità del servizio Bologna-Vignola e valutare l’efficacia degli investimenti fatti.
Il confronto tra le performance del quadriennio 2011-2014 sottolinea in modo inequivocabile il salto di qualità avvenuto nel 2014. L’affidabilità era sensibilmente migliorata già a partire dal 2013 (il dato dell’85,2% sale al 96,1% se non si considerano le soppressioni per i lavori programmati del 2013), mentre per la puntualità l’anno della svolta è stato a tutti gli effetti il 2014. Gran parte del merito delle performance recenti sono da attribuire alla messa in servizio del nuovo materiale elettrico (Stadler ETR 350), treni certamente più affidabili e veloci dei Pesa ATR 220, ma soprattutto dei vecchi ALn.
Un servizio che migliora produce anche un aumento dell’utenza. Nell’ultimo anno, infatti, gli utenti sono aumentati del 10%, raggiungendo nei giorni lavorativi la cifra di quasi 8.000 utenti al giorno (somma dei saliti e dei discesi). La tratta Bologna-Vignola si conferma la seconda linea ferroviaria più utilizzata tra le nove linee regionali, superata solo dalla Bologna-Portomaggiore (circa 10.000 utenti/giorno).
Il servizio è migliorato, ma rimangono aspetti insoddisfacenti. Innanzitutto occorre un potenziamento della frequenza delle corse (il programma originario prevedeva una corsa ogni mezz’ora), oltre alla definitiva dismissione dei vecchi mezzi (il fantasma dei vecchi ALn ogni tanto si materializza ancora). Ma soprattutto ci sono aspetti in cui il servizio è ancora oggi decisamente insoddisfacente (come lo è da tempo – qui non ci sono stati miglioramenti):
- tempi di percorrenza troppo lunghi (la velocità media è pari a 32 km/h: nel 1939 la velocità era maggiore!! vedi);
- un servizio d’informazione agli utenti che risulta sempre più inadeguato (i display obsoleti sono da sostituire al più presto ed il servizio “Chiamatreno” va riorganizzato: vedi)!
- stazioni troppo spesso ancora abbandonate o comunque degradate necessitano di interventi di ristrutturazione o restyling, e soprattutto vanno rese “dispositivi sociali” in grado di garantire vitalità e cura (per questo l’associazione chiede attenzione a questi aspetti nel progetto relativo alla “riconoscibilità” del SFM: vedi), per avere finalmente stazioni accoglienti, sicure e intermodali;
- biglietti impossibili da acquistare ancora presso troppe fermate (servono emettitrici automatiche nelle stazioni più frequentate ed anche un servizio di acquisto di biglietti online)!
PS Qui il testo completo del Report 2014 sulla qualità del servizio ferroviario Vignola-Bologna (pdf), curato da Maurizio Quartieri, presidente dell’associazione.