Questa mattina l’assessore regionale ai trasporti, Raffaele Donini, ha fatto un viaggio di ricognizione sulla linea Vignola-Bologna, assieme ad alcuni esponenti del comitato degli utenti “In prima classe per Bologna-Vignola” (per l’associazione erano presenti Maurizio Quartieri, presidente, ed i consiglieri Gianfranco Baldini e Andrea Paltrinieri). Partito dalla stazione di Bologna alle 5.30, arrivato a Vignola alle 6.35, l’assessore è ripartito per Bologna con il treno 11440 delle ore 6.46 assieme ad esponenti dell’associazione (con cui aveva concordato il viaggio). Accompagnato anche da giornalisti di TRC e de Il Resto del Carlino. Grande disponibilità all’ascolto ed attenzione circa i problemi della linea (va riconosciuto che la performance del servizio è significativamente migliorata, nel 2014, grazie all’esercizio dei nuovi treni ETR350 ed ATR220: vedi). L’assessore Donini si è anche preso l’impegno di verificare la possibilità di alcuni tangibili miglioramenti da apportare a breve.
L’associazione “In prima classe per Bologna-Vignola” esprime apprezzamento per questo modo di fare (la linea è la seconda ad essere “ispezionata” dopo la Porretta Terme-Bologna) e confida che finalmente si dischiuda la possibilità di un salto di qualità verso un servizio davvero europeo. Velocizzazione (ovvero riduzione dei tempi di percorrenza), nuovi sistemi di informazione all’utenza e bigliettazione più facile, rivitalizzazione delle stazioni oggi abbandonate: sono questi alcuni dei temi trattati con l’assessore regionale. L’inizio è buono. Anche se la prova decisiva sarà quella dei risultati.
Oltre alla velocizzazione è necessaria una maggior frequenza delle corse, soprattutto nella fascia 16.30-19.30: è assurdo che ci sia un treno da Bologna per Vignola alle 15,45 – che viaggerà praticamente vuoto – e non ce ne sia uno alle 17,45 e alle 18,45!
Ciao Andrea, il treno delle 15.44 da Bologna ferma a Bazzano. Fa parte cioè di quelle corse aggiuntive Bazzano-Bologna (e viceversa). Detto questo hai perfettamente ragione. Questi treni “aggiuntivi” sono spesso collocati in fasce orarie in cui rispondono di più ad esigenze organizzative dell’azienda che alle esigenze degli utenti. Per questo è uno dei temi che anche noi, come associazione, abbiamo posto al tavolo aziende-enti locali. Bisogna insistere.