Non bastano gli impianti di climatizzazione che non funzionano, obliteratrici spesso guaste, mancanza di emettitrici di biglietti, display obsoleti e stazioni abbandonate. C’è da tempo un problema di impiantistica che non funziona che impedisce ogni seria ipotesi di rilancio del servizio ferroviario anche sulla Bologna-Vignola. In particolare permangono ed anzi aumentano i problemi ai passaggi a livello. Diversi episodi nelle ultime settimane a partire da quello di venerdì scorso, il 17 luglio, quando il passaggio a livello presso la stazione di Savignano Comune è andato in tilt nel tardo pomeriggio creando rallentamenti e rischi al passaggio del treno alle ore 20.10.

Venerdì 17 luglio ore 20.10: il treno attraversa il passaggio a livello presso la stazione di Savignano Comune con le sbarre alzate.
Episodi analoghi si erano già verificati l’1 giugno (ore 6.20) e il 30 giugno (ore 8) al passaggio a livello su via per Castelfranco, presso la stazione di Bazzano. Lunedì 20 luglio di nuovo un episodio (ore 7.22), stavolta all’attraversamento della vecchia strada provinciale prima di Zola Chiesa, anche se non è ancora chiaro se a mettere fuori uso il passaggio a livello sia stato, in questo caso, un automobilista avventato. Altri episodi si erano già registrati nei primi cinque mesi dell’anno, come peraltro negli anni passati (vedi), purtroppo con regolarità. Certo, ogni volta viene applicata la procedura prevista per garantire la sicurezza: capotreno che scende e con bandiera rossa controlla il traffico stradale, treno che procede a passo d’uomo. Però ogni volta si determinano ritardi che si ripercuotono su più corse. Ed ogni volta si generano rischi non indifferenti per la circolazione stradale. Insomma, è cosa non da poco conto.

Lunedì 20 luglio ore 7.22: il treno attraversa il passaggio a livello prima di Zola Chiesa con la procedura di emergenza. Si vede a terra il capotreno con la bandiera rossa.
Come associazione degli utenti abbiamo chiesto più volte a FER ed a TPER di rendere noti i dati sui guasti ai passaggi a livello sulla linea. Sinora senza successo. Ma insistiamo nella richiesta! Chiediamo alla Regione di svolgere un’adeguata indagine e di programmare al più presto anche adeguati investimenti per risolvere definitivamente il problema. Non è mai una strategia produttiva quella di nascondere un problema. La trasparenza totale – che i committenti dovrebbero chiedere alle aziende a cui affidano questi servizi di grande rilevanza sociale – dovrebbe essere un requisito di base. Anche perché è l’unico modo che Regione, enti locali e associazioni degli utenti hanno per verificare se c’è davvero un miglioramento del servizio. Per quanto riguarda il malfunzionamento dei passaggi a livello sembra proprio di no. Allora diciamo basta!
Il Presidente Maurizio Quartieri