Buone le notizie emerse nell’incontro del “coordinamento enti locali” tenutosi ieri a Zola Predosa alla presenza dell’assessore regionale Raffaele Donini e dell’assessore alla mobilità della Città metropolitana di Bologna Irene Priolo. Insomma, la situazione del servizio ferroviario Vignola-Bologna migliora. Magari meno rapidamente di quello che si vorrebbe, ma comunque migliora. E’ innegabile. Entro giugno 2016 verrà messo in funzione il terzo ETR350 (treno elettrico), in sostituzione di un ATR220 (treno diesel e con minore capacità di trasporto passeggeri). Ed il quarto (e ultimo) ETR350 è atteso in servizio entro luglio (o al più tardi a fine agosto 2016, dopo la riduzione agostana). Da allora il servizio verrà garantito esclusivamente da treni elettrici – davvero una “rivoluzione” rispetto al 2009, quando a circolare erano solo i vecchi ALN!
Certo su altri aspetti del servizio le innovazioni auspicate sono ancora di là da venire (per un adeguato sistema di informazioni agli utenti e per la possibilità di acquisto online dei titoli di viaggio bisognerà aspettare il 2017), ma la dinamica di quest’ultimo periodo è indubbiamente positiva. I lavori effettuati sui binari nell’estate 2015 e la soppressione di alcuni passaggi a livello (nel territorio di Savignano e di Valsamoggia) consentiranno tra non molto di concretizzare il tema “riduzione dei tempi di percorrenza” su cui l’associazione degli utenti In prima classe per Bologna-Vignola ha “sollecitato” l’assessore regionale Raffaele Donini pochi giorni fa (vedi) – una cartolina “promozionale” gli è stata consegnata in occasione dell’incontro a Zola Predosa. Ma già la messa in esercizio di soli treni elettrici (al più tardi da settembre 2016) dovrebbe consentire di dare un primo segnale, portando i tempi di percorrenza al di sotto dei 60 minuti (al più tardi con il nuovo orario di dicembre 2016). Come è stato ribadito dall’associazione si tratta di un primo passo. Positivo, ma insufficiente. L’obiettivo rimane quello di sviluppare un programma di interventi sulla linea (nel 2016, 2017 e 2018) che consenta una significativa riduzione dei tempi di percorrenza (riusciamo a togliere almeno dieci minuti?) mettendo a frutto gli importanti investimenti di questi ultimi anni (puntando così – suona paradossale – a fare meglio del 1939: vedi)!! Visto che il servizio ferroviario deve assolutamente migliorare la sua performance per mantenere (almeno) il passo con le innovazioni attese per la mobilità su gomma: l’entrata in funzione della “nuova bazzanese” entro il 2019. E’ dunque una buona notizia il fatto che nell’incontro di ieri a Zola Predosa l’assessore Regionale Donini abbia chiesto alle aziende del servizio ferroviario TPER Spa e FER Srl di realizzare uno “studio di fattibilità” per la riduzione dei tempi di percorrenza sulla linea. Esattamente quello che l’associazione chiede dalla fine del 2013 (vedi). Fa piacere vedere che le cose, al netto di tempi di “allineamento ed elaborazione” decisamente troppo lunghi, si incanalano per il verso giusto!