In occasione dell’ultimo incontro del tavolo di coordinamento della Bologna-Vignola, il 23 giugno scorso, l’associazione ha chiesto chiarimenti a TPER sul recepimento del contenuto della circolare pubblicata lo scorso 12 maggio dal Servizio Ferrovie Regionale, con la quale si richiama il comportamento delle aziende di servizio (TPER e Trenitalia) in materia di applicazione della maggiorazione di 5 € in caso di acquisto del titolo a bordo treno. Sono anni, infatti, che denunciamo l’anomalia nella quale versano alcune delle fermate della nostra linea, prive di una rivendita “nelle immediate vicinanze” (così recita la suddetta circolare).
Ebbene sì, anche questa battaglia storica inizia a dare i suoi frutti. Nei giorni scorsi sul sito dell’azienda TPER è stata pubblicata la comunicazione (vedi), con la quale si informa l’utenza che le fermate di Muffa e Via Lunga sono “sprovviste di una rivendita o emettitrice automatica” e pertanto “I passeggeri che salgono da tali fermate, non sono tenuti al pagamento del sovrapprezzo di 5 €, nel caso acquistino a bordo treno il titolo di viaggio”.
Come associazione stiamo verificando:
- innanzitutto se è stata fatta un’adeguata informazione anche a terra (con avvisi nelle bacheche) e attraverso il personale capotreno, per cui invitiamo tutti gli utenti a segnalarci eventuali applicazioni ingiustificate della maggiorazione di 5 €;
- se altre fermate hanno i requisiti per l’esenzione della maggiorazione di 5 euro. Stiamo valutando, infatti, la situazione di Ponte Ronca, Casalecchio Palasport e Ceretolo, seppur con qualche difficoltà in quanto la Regione non ha voluto quantificare la distanza minima richiesta tra stazione e punto vendita affinché si possa affermare che la rivendita non è “nelle immediate vicinanze”.
Qui il pdf della pagina web di TPER che indica che le fermate di Muffa e via Lunga sono sprovviste di rivendita nelle immediate vicinanze (pdf). Qui la nota della Regione Emilia-Romagna prot. n.306691 del 12 maggio 2015 (pdf).