L’ultimo incontro del tavolo di coordinamento della linea ferroviaria Bologna-Vignola (tenutosi lo scorso 25 marzo) è stato dedicato quasi interamente alla questione della velocizzazione del servizio. Il gruppo tecnico (Provincia di Bologna, FER, TPER, RFI, Comitato Nodo Bologna e Servizio Ferrovie regionale) ha condotto uno studio con l’obiettivo di individuare soluzioni atte a ridurre nel breve periodo (dal dicembre 2014) i tempi di percorrenza della Bologna-Vignola. I risultati presentati martedì scorso sono nel complesso deludenti e, quindi, il nostro giudizio è stato negativo, anche per alcune “irrealistiche” decisioni assunte in sede di impostazione dello studio.
Le simulazioni, infatti, sono state basate sulla gestione del servizio con soli elettrotreni ETR350 (da 4 a 5 a seconda del caso), quando è evidente che nel breve periodo non potrà essere così. La stessa TPER (co-autrice dello studio), infatti, nel corso della riunione ha dichiarato che l’obiettivo per il 2014-2015 è l’uso di 2 ETR 350 e 2 ATR 220, che di fatto rende inapplicabile qualsiasi soluzione positiva lo studio abbia prodotto!
Per quanto riguarda i risultati delle simulazioni, ecco una breve descrizione delle ipotesi fattibili:
- Ipotesi A: mantenimento del servizio così come è attualmente strutturato, ottimizzandolo con l’uso di soli ETR 350 (e in una variante con la soppressione della fermata di Riale). Le simulazioni hanno prodotto un recupero che varia da 3 a 5 minuti e mezzo. Decisamente poco e, inoltre, nemmeno garantito, perché potrebbe essere perduto nella gestione degli incroci. È un risultato assolutamente deludente, che di fatto smentisce chi in questi 20 anni ha ripetutamente dichiarato che con gli investimenti in corso (infrastruttura e treni) sarebbe stato possibile ridurre i tempi di viaggio a 40-45 minuti: le corse che oggi fanno tutte le fermate, nella migliore delle ipotesi possono arrivare in 55 minuti!
- Ipotesi B: mantenimento dell’attuale struttura dell’orario (corse ogni ora) e inserimento di corse aggiuntive veloci con servizio passeggeri solo in alcune fermate. L’inserimento di corse veloci, insieme a qualche altro intervento infrastrutturale (es. l’eliminazione di alcuni PL), permetterebbe la riduzione significativa del tempo di viaggio (fino a un massimo di 16 minuti) e in alcuni casi anche di migliorare i tempi delle corse standard. Questa ipotesi è decisamente più interessante, ma difficilmente applicabile nel breve periodo per i seguenti motivi: perché richiederebbe 5 ETR 350 e perché determinerebbe un forte aumento dei costi del servizio (per il personale e per i km-treno percorsi in più ogni anno).
Il tavolo è stato aggiornato al prossimo 15 aprile. Per quella data abbiamo chiesto nuove e più realistiche simulazioni, che prevedano il materiale rotabile effettivamente disponibile e l’inserimento di corse veloci solo in determinate fasce orarie. Prima di concludere, un breve aggiornamento sulla questione ascensori, la cui attivazione è già in grave ritardo rispetto agli impegni presi da FER. Il funzionario regionale presente all’incontro ha dichiarato che gli apparati di Bazzano e Crespellano saranno attivati nel giro di pochi giorni, non appena la Regione riceverà il nulla osta già rilasciato dal Ministero.
Maurizio Quartieri