L’ultimo incontro del tavolo di coordinamento della linea ferroviaria Bologna-Vignola (tenutosi lo scorso 25 marzo) è stato dedicato quasi interamente alla questione della velocizzazione del servizio. Il gruppo tecnico (Provincia di Bologna, FER, TPER, RFI, Comitato Nodo Bologna e Servizio Ferrovie regionale) ha condotto uno studio con l’obiettivo di individuare soluzioni atte a ridurre nel breve periodo (dal dicembre 2014) i tempi di percorrenza della Bologna-Vignola. I risultati presentati martedì scorso sono nel complesso deludenti e, quindi, il nostro giudizio è stato negativo, anche per alcune “irrealistiche” decisioni assunte in sede di impostazione dello studio.

Il nuovo ETR350 alla stazione di Zola Municipio. Qui il nuovo impianto ACEI, costato mezzo milione di euro, non viene messo in funzione perché il secondo binario e relativo marciapiede sono troppo corti! (foto del 20 settembre 2013)
Le simulazioni, infatti, sono state basate sulla gestione del servizio con soli elettrotreni ETR350 (da 4 a 5 a seconda del caso), quando è evidente che nel breve periodo non potrà essere così. La stessa TPER (co-autrice dello studio), infatti, nel corso della riunione ha dichiarato che l’obiettivo per il 2014-2015 è l’uso di 2 ETR 350 e 2 ATR 220, che di fatto rende inapplicabile qualsiasi soluzione positiva lo studio abbia prodotto!
Per quanto riguarda i risultati delle simulazioni, ecco una breve descrizione delle ipotesi fattibili:
- Ipotesi A: mantenimento del servizio così come è attualmente strutturato, ottimizzandolo con l’uso di soli ETR 350 (e in una variante con la soppressione della fermata di Riale). Le simulazioni hanno prodotto un recupero che varia da 3 a 5 minuti e mezzo. Decisamente poco e, inoltre, nemmeno garantito, perché potrebbe essere perduto nella gestione degli incroci. È un risultato assolutamente deludente, che di fatto smentisce chi in questi 20 anni ha ripetutamente dichiarato che con gli investimenti in corso (infrastruttura e treni) sarebbe stato possibile ridurre i tempi di viaggio a 40-45 minuti: le corse che oggi fanno tutte le fermate, nella migliore delle ipotesi possono arrivare in 55 minuti!
- Ipotesi B: mantenimento dell’attuale struttura dell’orario (corse ogni ora) e inserimento di corse aggiuntive veloci con servizio passeggeri solo in alcune fermate. L’inserimento di corse veloci, insieme a qualche altro intervento infrastrutturale (es. l’eliminazione di alcuni PL), permetterebbe la riduzione significativa del tempo di viaggio (fino a un massimo di 16 minuti) e in alcuni casi anche di migliorare i tempi delle corse standard. Questa ipotesi è decisamente più interessante, ma difficilmente applicabile nel breve periodo per i seguenti motivi: perché richiederebbe 5 ETR 350 e perché determinerebbe un forte aumento dei costi del servizio (per il personale e per i km-treno percorsi in più ogni anno).
Il tavolo è stato aggiornato al prossimo 15 aprile. Per quella data abbiamo chiesto nuove e più realistiche simulazioni, che prevedano il materiale rotabile effettivamente disponibile e l’inserimento di corse veloci solo in determinate fasce orarie. Prima di concludere, un breve aggiornamento sulla questione ascensori, la cui attivazione è già in grave ritardo rispetto agli impegni presi da FER. Il funzionario regionale presente all’incontro ha dichiarato che gli apparati di Bazzano e Crespellano saranno attivati nel giro di pochi giorni, non appena la Regione riceverà il nulla osta già rilasciato dal Ministero.
Maurizio Quartieri