L’incontro è stato richiesto dall’associazione utenti alla Città Metropolitana a distanza di oltre un anno dal precedente (autunno 2022), per un consuntivo sull’andamento del servizio 2023 della tratta in oggetto, nonché per un aggiornamento su alcuni interventi infrastrutturali che interesseranno la linea Bologna-Vignola già durante l’estate 2024, lavori già preannunciati nei mesi scorsi dalla governance della nostra regione. Alla riunione hanno partecipato amministratori e tecnici della Regione e della Città Metropolitana (presenti l’assessore regionale Corsini e la consigliera metropolitana Larghetti), gli amministratori dei Comuni di Vignola e Savignano s.P. e diversi esponenti delle aziende Trenitalia Tper e FER.
Il primo tema trattato è stato l’andamento del servizio nel 2023 (affidabilità, puntualità e frequentazione). I dati presentati dall’azienda FER (gestore del contratto per conto della Regione) indicano che nel 2023 il servizio erogato sulla Bologna-Vignola si è distinto per un’affidabilità del 98,3% (media regionale: 96,9%), mentre la puntualità (ricordiamo che tale indicatore da contratto non considera i ritardi fino a 5’!) è risultata pari al 93,8% dei treni circolati (media regionale: 90,1%). Tra le principali cause che hanno determinato la soppressione parziale o totale delle corse sono state sottolineate “l’abbattimento delle sbarre del PL” (un tallonamento si è verificato anche il 25/3!) e la presenza a bordo treno di “viaggiatori intemperanti”; in merito i ritardi, invece, nel 75% dei casi la causa è riconducibile ai gestori della rete (FER e RFI) e del servizio (TTX). Maggiori dettagli sulle performance 2023 sono consultabili nel PDF di seguito.
Casalecchio Vignola - andamento 2023 e programma lavori 2024 2.01 MB 4 downloads
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Per quanto riguarda, infine, la frequentazione del servizio, i tecnici del Settore Trasporti della Regione hanno sottolineato come nel 2023 il numero di passeggeri fruitore dei servizi ferroviari regionali sia ritornato ai livelli del 2019 (pre-pandemia) in generale per tutte le tratte; dai dati rilevati a novembre 2023, per la linea Bologna-Vignola risulta una frequentazione pari a 6641, 4526 e 1323 utenti, rispettivamente il giorno feriale, il sabato e la domenica.
Sempre in materia di qualità del servizio, è stato chiesto da questa rappresentanza un aggiornamento sulle condizioni di sicurezza nelle stazioni e a bordo treno per il personale in servizio e l’utenza. È stato riferito come nel 2023 non si siano verificati episodi gravi (come ad es. quelli accaduti nel 2022). FER ha sottolineato inoltre che ad oggi è ancora attivo il servizio di vigilanza privata, che presidia in alcune fasce orarie le stazioni più critiche; è stato anche avviato su tutta la rete FER un progetto sperimentale che prevede il monitoraggio in tempo reale delle stazioni mediante le telecamere presenti (per la ns tratta la sperimentazione coinvolge ad oggi solo la stazione di Bazzano).
Esaurito il tema delle performance del servizio 2023, è stato trattato il tema dei lavori estivi, che richiederanno la chiusura completa della linea e l’attivazione da giugno a settembre del servizio bus sostitutivo. I lavori rientrano nel programma triennale 2023-25 deliberato da FER, che contempla interventi sia di manutenzione sia di potenziamento dell’infrastruttura Casalecchio G.-Vignola.
L’intervento di manutenzione straordinaria interesserà un tratto di linea (circa 1,3km) tra le stazioni di Ponte Ronca e Via Lunga, la cui massicciata si è ammalorata soprattutto a seguito degli eventi metereologici del maggio ’23. Nell’occasione, il medesimo tratto sarà interessato anche dall’avvio di lavori propedeutici il raddoppio del binario tra le stazioni di Casalecchio G. e Via Lunga; il primo stralcio di lavori deliberati da FER (per un importo di 17 mln di euro nel biennio 2024-25) prevede nel 2024 il rifacimento di alcuni manufatti tra Ponte R. e Via Lunga in concomitanza i lavori alla massicciata, e l’avvio dei lavori per il raddoppio del ponte sul torrente Lavino (sarà realizzato una struttura di metallo tipo quella del ponte sull’A1 in prossimità della fermata di Ceretolo).
Nel 2025 i lavori propedeutici il raddoppio del binario interesseranno il tratto urbano di Zola Predosa, dove sono presenti diversi passaggi a livello; su tali interventi non sono stati forniti dettagli, in quanto FER sta elaborando alcuni progetti sulla base delle risorse disponibili. Sulla questione dei PL di Zola P. è intervenuta la CM, sottolineando come la scelta finale del progetto debba considerare anche i possibili risvolti sul traffico automobilistico locale (es. il possibile aumento del traffico sulla Nuova Bazzanese); la Regione, per contro, ha sottolineato come una volta conclusa la fase progettuale, la decisione finale sarà presa di concerto con gli enti locali (CM e Comune).
Sul tema del raddoppio del binario è intervenuto anche l’assessore Corsini, supportato dai tecnici della Regione; nel loro intervento è stato precisato come si tratti di un raddoppio selettivo, che al momento interesserà la tratta C.G.-Via Lunga con un costo preventivato di 60 mln di €; si tratta tuttavia di risorse che oggi non sono nella disponibilità della Regione, ragion per cui è stata avanzata già lo scorso anno la richiesta di risorse al Ministero, che tuttavia ad oggi non ha risposto. È stato anche sottolineato come il raddoppio, seppur selettivo, consentirà di potenziare il servizio sull’intera tratta Bo-Vignola realizzando l’obiettivo SFM del cadenzamento dei treni ogni 30’.
Sul tema dei lavori sono intervenuti i rappresentanti dell’associazione utenti esprimendo innanzitutto soddisfazione per la ripresa degli investimenti infrastrutturali sulla tratta Bologna-Vignola, soddisfazione che è stata doppia per la parte relativa ai lavori propedeutici il raddoppio del binario, intervento che una volta concluso con la realizzazione del doppio binario apporterà benefici non solo in termini di maggiori servizi, ma si auspica anche sul fronte della riduzione del tempo di viaggio.
Abbiamo tuttavia anche sottolineato con forza i disagi per l’utenza (soprattutto pendolare) derivanti dall’ennesima e lunga chiusura per lavori della tratta (e non solo nel 2024, ma anche il prossimo anno qualora gli interventi previsti nel 2025 diverranno esecutivi), disagi spesso aggravati dai disservizi che puntualmente hanno caratterizzato il servizio bus attivato in passato in sostituzione del treno dall’Impresa Ferroviaria, disservizi frutto spesso di una programmazione superficiale e di scarsi controlli dell’operato degli operatori a cui sono stati affidati. Su questo tema abbiamo chiesto ai soggetti interessati un ulteriore confronto prima dell’avvio del servizio sostitutivo.
Al termine dell’incontro sono state trattate alcune “varie&eventuali”.
Degrado stazioni. L’assessore Pisciotta (Comune di Savignano s.P.) ha sottolineato lo stato deplorevole delle due stazioni presenti sul territorio comunale, entrambe inoltre prive di pensilina. Tale aspetto è stato rimarcato con forza anche da questa rappresentanza, non solo per le stazioni di Savignano: in condizioni simili di degrado infatti si trovano la maggior parte delle stazioni della tratta, e quelle di Savignano s.P. non sono le uniche sprovviste di pensilina nel binario dedicato al servizio passeggeri. Sul tema ha replicato FER, che ha preannunciato la concreta possibilità di reperire risorse tramite il progetto PIMBO, risorse che saranno dedicate alla riqualificazione di alcune stazioni, tra cui quelle ubicate nel territorio di Savignano s.P.
Potenziamento del servizio notturno e festivo. L’associazione ha chiesto un aggiornamento circa le performance dei servizi ferroviari serali/notturni attivati in via sperimentale anche sulla Bologna-Vignola (seppur in modalità bus sostitutivo) lo scorso giugno. Trenitalia Tper non ha fornito numeri puntuali circa i passeggeri fruitori; i servizi sono comunque sfruttati, seppur al di sotto delle aspettative, tanto da essere per ora confermati ma sempre nella modalità “bus sostitutivo”. È stato riferito anche di diversi episodi di vandalismo a bordo dei mezzi. Circa il potenziamento delle corse festive, da anni sollecitato dall’associazione utenti, i rappresentanti della Regione hanno dichiarato l’impossibilità di valutare la richiesta per carenza di risorse finanziarie.
Passante S1-SFM. Prima di congedarci abbiamo chiesto alla consigliera metropolitana Larghetti un aggiornamento sull’attivazione del “passante S1” per i servizi offerti sulle tratte “Porretta” e Prato”. La questione era stata affrontata in un apposito incontro del marzo 2023 in occasione del quale furono sollevate molte critiche (es. l’avvio del progetto senza il potenziamento dell’infrastruttura della Porretta, ancora a binario unico; l’assenza di uno studio di valutazione dell’impatto delle modifiche dell’orario ferroviario della Porretta e della Vignola sugli ingressi a scuola) da parte sia delle rappresentanze dell’utenza (noi e il Comitato della Porrettana) sia di diverse amministrazioni locali, tanto che l’incontro terminò con l’impegno da parte della CM “ad approfondire le criticità esposte dagli intervenuti in modo da prevedere eventuali correttivi, fermo restando che proprio in quanto preliminare e suscettibile di modifiche, il progetto necessita di essere condiviso in modo coordinato” (così recita il verbale allora redatto dalla CM). Ebbene, abbiamo appreso dalla consigliera Larghetti che il passante S1 sarà attivato il prossimo 9 giugno in occasione del cambio orario estivo in quanto le criticità sollevate un anno fa, da verifiche successive sono risultate avere un impatto minimo sull’utenza. Proprio in rappresentanza dell’utenza abbiamo stigmatizzato la decisione unilaterale e il comportamento arrogante della CM, venuta a meno all’impegno assunto un anno fa di condivisione della decisione finale.
Il risultato è che a fronte di un potenziamento del servizio riguardante altre tratte (il passante S1 delle Bo-Porretta e Bo-Prato), gli utenti della Bologna-Vignola subiscono un’importante modifica dell’orario di partenza dei servizi da/per Bologna (si parla di 12-15’; il nuovo orario è già caricato sugli applicativi dei gestori TI e TTX, ma oggi risulta oscurato nei sistemi di vendita), una decisone calata dall’alto e senza la minima consultazione dell’utenza che non condividiamo. Sul tema, nei giorni seguenti l’incontro del 25/3 u.s. abbiamo subito manifestato il ns disappunto scrivendo agli amministratori regionali e locali.