STORIA DELLA FERROVIA
La timeline della Ferrovia Bologna-Vignola, dagli albori fino alla nuova riapertura nel 2003.

Tutto comincia qui...
I primi progetti per la creazione di una linea di trasporto per materiali e passeggeri tra Bologna e Vignola risalgono all’anno 1882 quando la Deputazione provinciale Bolognese autorizza la costruzione della linea affiancata alle principali vie di comunicazione dell’epoca, in particolare viene concesso alle società di occupare le strade provinciali Porettana e Bazzanese, le vie del Comune di Bologna da Piazza Malpighi a Porta Saragozza, si prevedere inoltre che la sede dei binari occupi un massimo di 2.30 metri.
L’inaugurazione della prima Tramvia a vapore a scartamento ordinario Bologna – Casalecchio – Vignola procederà a tappe, la prima parte venne inaugurata già il 5 Aprile 1883.
Il primo tratto urbano inaugurato [Bologna – Meloncello] veniva percorso in 15 minuti ed il biglietto aveva un costo di 15 centesimi.

Figura 1 – Anno 1883 Una delle prime corse del Vaporino Bologna – Casalecchio Vignola.
In data 5 Giugno 1883 viene completata la tratta sino a Casalecchio di Reno ed il capolinea viene posto dove un giorno di costruirà la stazione per Vignola. In data 9 dicembre 1883 la tramvia raggiunge Bazzano.

Figura 2 – La locomotiva Tramviaria usata nel 1883 – 1885.
Il 4 Dicembre 1884 l’Amministratore della tramvia Bologna – Bazzano ed il sindaco di Vignola firmano il contratto per la costruzione del tratto Bazzano – Vignola. I lavori cominceranno nel 1885 e l’ultima tratta verrà inaugurata il 28 maggio 1885.

Figura 3 Stazione Vignola Locomotiva Krauss e personale di stazione. Anno 1910.

Figura 4 – Via al Ponte Muratori innevata. Ben evidenti i binari della ferr. Bologna-Vignola. Anno 1910.

Figura 5 – La Linea gemella Modena – Vignola anno 1915.

Figura 6 – Convoglio della BO-V. fermo a Casalecchio. Porta operai della Garagnani (?) di Savignano in gita aziendale. DUCE in testa, tricolore al seguito. Anno 1936.
I primi lavori di ammodernamento sulla linea Vignola – Casalecchio si vedranno nel 1931, quando verrà realizzata la ferrovia con treni elettrici. Il progetto venne completato nel 1938, al fine di sostituire la tramvia a vapore divenuta ormai obsoleta.

Figura 7 – In attesa della corsa inaugurale del treno elettrificata Casalecchio – Vignola. il 28/10/1938.

Figura 8 – I primi due convogli sono giunti in stazione a Vignola.

Figura 9 – I militari Americani entrano a Casalecchio passando dalla stazione il 20 aprile 1945.
Dopo i danni della seconda guerra mondiale, fu riattivata completamente solo nel 1955.
Col passare degli anni il servizio si riprende in maniera egregia riuscendo ad avere un buon numero di viaggiatori giornalieri e una buona quantità di merci trasportate, in particolare frutta e verdura.
Nell’anno 1963 si verifica l’unico incidente ferroviario ad ora segnalato: un treno merci proveniente da Vignola entra in stazione a Casalecchio e, a causa di un guasto all’impianto frenante, attraversa via Garibaldi e si infila dentro l’Ufficio Postale del paese. Fortunatamente non vi saranno feriti.

Figura 10 – L’unico incidente di rilievo accaduto sulla linea Casalecchio – Vignola Anno 1963.
Sul finire degli anni ‘60 si assisterà ad un netto calo di viaggiatori.dovuto alla crescita del numero di automobili presenti in circolazione. Nel 1967 fu chiusa al traffico passeggeri, restando in attività per il trasporto merci.
La stessa sorte toccherà negli anni ’80 per il trasporto delle merci il quale non può competere col nascente trasporto su gomma.

Figura 11 – Uno degli ultimi convogli merci. Anno 1981

Figura 12 – La stazione di Muffa in abbandono. Anni’90.

Figura 13 – Il ponte sul fiume Panaro in abbandono. Anni ’90.
Col passare degli anni la Provincia di Bologna è sempre più convinta che possa essere una buona idea riaprire la tratta per poter realizzare un collegamento rapido e diretto tra la periferia ed il capoluogo di regione.
Le procedure ministeriali per l’ammodernamento della linea hanno avvio nel 1989, nel 1993 verranno completati i primi progetti da parte della società Ansaldo ma questi verranno approvati dal Ministero dei Trasporti solamente nel 1995.
Durante alcune manifestazioni locali come la Festa dei Ciliegi in fiore è possibile salire a bordo e percorrere la tratta Vignola – Bazzano per un giro commemorativo.

Figura 14 – Servizio commemorativo offerto durante la Festa dei Ciliegi in fiore. Anno 1994.
Nel 1996 hanno inizio i lavori di ristrutturazione ed adeguamento della linea e degli impianti ma a causa di alcuni contenziosi tra il Ministero dei Trasporti e la società Ansaldo il termine dei lavori si avrà solamente nel 1999.
In seguito a tanti ritardi e rinvii di vario genere la prima parte da Bologna a Bazzano verrà riaperta il 9 Settembre 2003, a gestire il servizio sarà una società del Gruppo ATC, la Suburbana Bologna Vignola.

Figura 15 – Il Logo della nuova società che gestirà la linea.

Figura 16 – Invito per l’inaugurazione.
Nel 1991 si iniziarono lavori di potenziamento finalizzati all’istituzione di un servizio ferroviario suburbano; la linea è stata riattivata nel 2003 limitatamente al tratto Bologna-Bazzano e nel 2004 il servizio è giunto fino a Vignola.
Durante l’anno 2004 sono completati tutti i lavori e il treno può nuovamente giungere sino a Vignola.

Figura 17 – Un mezzo fermo a Casalecchio. Anno 2005.
Durante il 2007 viene acquistato un paio di mezzi ALn054 rivelatisi poi inutilizzabili sulla linea da Bazzano – Vignola, questi mezzi verranno ceduti alla ATCM per essere utilizzati sulla tratta Modena Sassuolo.

Figura 18 – Il Treno ALe 054 202 ER in stazione a Modena.
Dopo una serie di difficoltà economiche e una quantità enorme di guasti e problemi tecnici in genere la società Suburbana Bologna Vignola esce definitivamente di scena sul finire del 2008 lasciando la tratta nelle mani di FER, la quale da subito si impegna a migliorare il servizio offerto ai propri clienti.
Nei primi mesi del 2009 sono cominciati i lavori per la creazione di una nuova linea elettrica in grado di consentire il transito da Bazzano a Vignola anche di carrozze elettriche in quanto la linea precedente non fu più riparata dai bombardamenti americani a Casalecchio e Bologna del 1944 e non era in grado di sopportare i nuovi mezzi elettrici.
Nel Giugno del 2009 è stato stipulato un accordo con la ditta polacca PESA per la fornitura di nuovi mezzi (4 completi) a trazione termica, con l’arrivo e la messa in servizio del primo mezzo stimato per la prima metà del mese di giugno 2010, con i restanti 3 mezzi in servizio entro la fine del 2010.
Dagli inizi del 2010 sono iniziati anche i lavori di aggiornamento e ristrutturazione delle stazioni, strumentazioni, impianti di segnalamento.
Nel mese di settembre 2010 è stato consegnato il primo esemplare di ATR220 numero di matricola 029, entro la prima metà del 2011 sono poi stati consegnati i restanti convogli.

Figura 19 – Foto scattata il 19-03-2010. Corsa prova omologazione del Sistema Supporto alla Condotta per l’immisione regolare anche su Rete Ferroviaria Italiana per l’ATR220 029 delle Ferrovie Emilia Romagna. Il convoglio viaggiava come NCLS 72622 da Ferrara a Reggio Emilia via Rovigo, Verona, Brescia, Piadena e Parma, qui ripreso nei pressi di Rovigo già immesso sulla linea non elettrificata Rovigo – Verona.

Risale al 17/09/2010, da Bazzano, alle 7.33, la prima corsa del nuovo ATR220. E’ arrivato a Bologna alle 8.27 (orario previsto di arrivo 8.20).
Nell’autunno 2013 è stato messo in servizio sulla linea il primo elettrotreno Stadler ETR 350 mentre nel luglio 2016 è stato messo in servizio il quarto ETR 350. Da tale data dunque, il servizio ferroviario Bologna-Vignola è svolto esclusivamente con nuovi elettrotreni.
La presente sezione è ancora in fase di aggiornamento per il periodo 2011-2016.