Così non va. Ci si riferisce agli orari della ferrovia Bologna-Vignola su cui anche gli utenti vorrebbero poter dire la loro. A metà dicembre entrerà in vigore il nuovo orario. Perché questo sia il più possibile rispondente alle esigenze degli utenti occorre che venga ascoltata la voce di chi utilizza il treno come mezzo di trasporto quotidiano. Oggi è questo il tema che l’Associazione degli utenti In prima classe per Bologna-Vignola sta ponendo con forza a FER, la società regionale che gestisce la linea. Diverse sono le richieste avanzate in una lettera trasmessa il 9 ottobre scorso e che non ha ancora avuto alcuna risposta. Occorre incrementare il servizio festivo (oggi ci sono solo 4 corse per senso di marcia contro le 17 dei giorni feriali, 22 da Bazzano). Occorre aggiungere almeno un altro treno nella fascia serale (oggi l’ultimo treno parte da Bologna alle 20.16). Occorre soprattutto rivedere gli orari, specie in alcuni momenti della giornata. Con il treno in partenza da Vignola alle 6.48 è impensabile essere a scuola (o al lavoro) a Bologna entro le 8.10. Il treno, infatti, ha l’arrivo previsto (teorico!) alle 7.48 e non consente agli studenti delle scuole medie superiori di entrare in orario. Il treno che parte da Vignola alle 7.48 arriva addirittura alle 8.54: un’ora e 6 minuti per percorrere poco più di 30 km!! Chi deve essere all’università per le 9-9.15 non ha chances. La richiesta dell’associazione è dunque quella di ridurre i tempi di percorrenza e di anticipare gli orari di partenza di alcune corse. In ogni caso – si chiede con forza – il nuovo orario non può essere definito senza interpellare gli utenti del servizio! Una buona prassi, ad esempio, sarebbe quella di effettuare periodicamente un’indagine sulle esigenze di mobilità, sugli orari preferiti del servizio e – perché no? – anche sulla qualità del servizio. L’Associazione In prima classe per Bologna-Vignola si dichiara sin d’ora disponibile a collaborare ad una tale iniziativa, nel caso in cui FER accetti la proposta. Bene dunque l’annunciato arrivo dei nuovi treni ATR 220, migliori degli attuali “carrozzoni”, ma pur sempre diesel. Questi entreranno in funzione dall’inizio del 2010 anche sulla linea Bologna-Vignola. Ma su altri aspetti del servizio ci sono tuttora grandissimi margini di miglioramento. Pensiamo alle numerose emettitrici di biglietti fuori uso. Pensiamo alla differenza non giusificabile tra il biglietto acquistato dalle emettitrici a bordo (più caro) e quello acquistato a terra. Pensiamo al sistema di informazione dell’utenza che risulta assolutamente inadeguato! L’invito è dunque a FER ed alla Regione Emilia-Romagna ad un impegno maggiore per sviluppare davvero il trasporto pubblico su rotaia. Si può dare di più!
Il Presidente
Maurizio Quartieri