L'odissea dei pendolari e il nodo della trasparenza, di Gianfranco Baldini

In questi giorni di polemiche sui costi della politica ci sono problemi che toccano la vita di un gran numero di cittadini di questa regione, a cui le istituzioni potrebbero forse dare una risposta adeguata. Secondo il rapporto regionale annuale di monitoraggio della mobilità e del trasporto in Emilia-Romagna (maggio 2011), nel 2010 quasi 20.000 cittadini ogni giorno hanno utilizzato una delle nove linee del trasporto regionale, direttamente gestite da Ferrovie Emilia Romagna (FER). Quasi la metà di questi pendolari viaggia verso Bologna da Ovest (linea Vignola-Bologna) e da Est (Portomaggiore-Bologna). Cosa si desume dal rapporto? Oltre a un positivo incremento dell’utenza negli ultimi cinque anni, spicca però l’ammissione sui disservizi (soppressioni, utilizzo di treni diesel obsoleti, assenza di accesso per i disabili: insomma, cose gravi), contro i quali si sono costituiti diversi blog di pendolari. È di questi giorni, per la prima linea, un importante esperimento di audit civico (vedi).