Assessore Donini: compito fatto solo a metà

In occasione del tavolo di coordinamento degli enti locali della ferrovia Bologna-Vignola tenutosi a Zola Predosa il 16 novembre 2015 l’assessore regionale ai trasporti Raffaele Donini aveva assunto l’impegno a redigere, come richiesto da tempo dalla nostra associazione, un “documento programmatico” con le azioni di miglioramento del servizio (anche ai fini della riduzione dei tempi di percorrenza). Tale “documento” (sotto forma di slides, in verità) è stato quindi presentato in occasione di una seduta consiliare del comune di Valsamoggia il 26 novembre scorso (ne abbiamo dato conto qui: vedi). Ecco dunque al proposito le considerazioni fatte dall’associazione: bene alcune cose, da chiarire altre. Insomma, valutazione positiva, anche se il “compito” è stato fatto solo a metà! Ma l’impegno deve essere a completarlo al più presto.

Il 2010 annus horribilis della ferrovia Bologna-Vignola. Lo conferma il report della Regione!

Annualmente la giunta regionale trasmette all’assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna un report sulla mobilità (vedi). Un capitolo del report è dedicato al servizio ferroviario regionale. Una parte del capitolo riporta i dati sulla “qualità” ed “affidabilità” del servizio. Cosa ci dicono questi dati? Che l’anno 2010 è stato un anno pessimo per la linea Bologna-Vignola, anche peggiore del già tribolatissimo 2009 (vedi)! Un vero e proprio annus horribilis!! Innanzitutto dal punto di vista dell’affidabilità. Quasi 700 treni soppressi nel 2010, ovvero circa 2 al giorno! Anche nel 2010 (come nel 2009) la linea Bologna-Vignola è in testa alla triste classifica delle linee regionali in base al numero dei treni soppressi. Tallonata dalla linea Bologna-Portomaggiore. Solo che sulla linea Bologna-Portomaggiore la maggior parte delle corse soppresse era per “lavori programmati” sulla linea, dunque con la prospettiva di un concretissimo superamento. Sulla Bologna-Vignola invece no. Tantissimi treni soppressi per “mancanza di personale” [sic!], per “guasto al materiale [leggi treni]”, per “altra causa”. Mentre le cause “sciopero” o “lavori programmati” sono irrilevanti. Un vero disastro. Un disastro su cui neppure il rapporto regionale può tacere, anche se questo bollettino di guerra (due treni al giorno soppressi significa che, ogni giorno, 100-200 passeggeri si sono dovuti arrangiare diversamente) viene presentato con parole suadenti, quasi rassicuranti: “Analizzando le singole direttrici emerge la situazione di criticità che hanno riguardato in particolare le linee Bologna-Vignola.” (p.176; neppure la grammatica è rispettata!). Si tratta del 21,7% di tutti i treni soppressi nel 2010 sulla Rete Regionale (3.220 treni soppressi nel 2010). La nostra linea ferroviaria “contribuisce” dunque per più di un quinto di tutte le soppressioni!

Audit civico! Gli utenti si mobilitano per il controllo di qualità del servizio della ferrovia Bologna-Vignola

Gli utenti passano all’azione e mettono in campo la prima esperienza regionale di controllo della qualità del servizio ferroviario “dal lato dei cittadini”. Venerdì 22 e sabato 23 luglio una squadra di utenti della ferrovia Vignola-Bologna, aderenti all’associazione “In prima classe per Bologna-Vignola”, sarà impegnata nel controllo della qualità del servizio ferroviario, con particolare riferimento…

Servizio Ferroviario Regionale: possiamo parlare di qualità?

E’ datato maggio 2010, ma è stato reso pubblico a luglio. Si tratta del documento “Monitoraggio della mobilità e del trasporto 2009” – il rapporto sulla mobilità che la giunta regionale dell’Emilia-Romagna predispone annualmente per l’Assemblea legislativa (qui trovate il file zippato). Un documento voluminoso (438 pagine), dunque impegnativo anche solo da leggere (ma da qualche giorno è disponibile una versione “sintetica” di sole 89 pagine: vedi). Il capitolo 5 è dedicato al “settore ferroviario” (pp.139-225). In questo capitolo sono riportati alcuni dati interessanti sulla qualità del servizio. Conviene dare loro un’occhiata, tanto per rendersi conto se le percezioni degli utenti (di un servizio di assai scarsa qualità) e le lamentele dei comitati (che anno dopo anno non diminuiscono) trovano giustificazione.