Sappiamo che la messa in servizio dei nuovi treni ATR220 Pesa (ancora diesel, però!) avverrà tra poco tempo. Forse entro marzo. O forse subito dopo. E’ comunque questione di poche settimane. L’annuncio di questi nuovi treni, fatto oramai diversi mesi fa, a metà 2009, ha creato aspettative di un forte miglioramento del servizio. Treni nuovi, in sostituzione dei treni vecchi, anzi vecchissimi di oggi. Treni più confortevoli (ma con essi si riduce il numero dei posti: sia a sedere, che complessivi!) e più dignitosi. Treni nuovi e dunque più affidabili di quelli di oggi (nel 2009 sono stati cancellati 389 corse sulla tratta Vignola-Bologna, in larghissima parte a causa di guasti tecnici). Però non affidabilissimi, se è vero che su altre linee ferroviarie, a pochi mesi dall’impiego dei nuovi treni ATR220 Pesa, stanno emergendo gravi problemi. Del tutto inaspettati. E’ quanto succede sulla linea Bologna-Portomaggiore, dove i treni ATR220 Pesa sono in uso dall’estate 2009. Su quella linea i nuovi treni sono stati inaugurati lunedì 21 settembre 2009, alla presenza dell’Assessore regionale alla mobilità Alfredo Peri. Pochi mesi e la situazione – che sembrava idilliaca – ha iniziato pericolosamente a deteriorarsi. Tant’è che il comitato degli utenti, l’Associazione Pendolari Bologna-Portomaggiore, ha scritto una lettera di protesta il 4 marzo scorso (vedi). Subito seguita da una seconda lettera, il 5 marzo (vedi). Nella prima lettera lamentano un guasto al treno in partenza alle 18.30 da Bologna per Portomaggiore. Ma oltre alla denuncia puntuale di una corsa saltata per un “guasto tecnico” vi sono considerazioni poco rassicuranti sulla performance dei nuovi treni. Scrivono i colleghi della Bologna-Portomaggiore: “Torniamo ad osservare come questi rotabili [si riferiscono agli ATR220 Pesa], pur accettabili nel loro comfort, presentano spesso e volentieri problemi di carattere tecnico, tra i quali ricordiamo quelli alle porte, al riscaldamento, all’impianto frenante.” Gli utenti della Vignola-Bologna sono avvertiti. I nuovi treni consentiranno certamente di migliorare la situazione attuale (e ci mancherebbe!), ma non risolveranno tutti i problemi. In una certa misura le tribolazioni continueranno. E non per bazzecole! In effetti nella lettera del giorno dopo, il 5 marzo, si riferisce di un altro grave episodio relativo alla corsa 305 del 5 marzo, quando il treno per Bologna giunge a Molinella “e non vuole saperne di ripartire causa guasto materiale che poi in seguito si scoprirà essere dovuto ad un principio di incendio dei motori.”
Proprio così! Anche gli ATR220 Pesa vanno a fuoco! Un’esperienza – quella del principio d’incendio e dell’intervento con gli estintori – già vissuta dai passeggeri della linea Vignola-Bologna, ma con treni vecchi di cinquant’anni (vedi). Presto potremo avere la possibilità di riviverla, ma con treni nuovi! Wow! Nel frattempo numerosi vecchi problemi rimangono insoluti e si trascinano anche nel 2010. Il sistema informativo sulla puntualità del servizio fa acqua da tutte le parti, tant’è che FER srl non è oggi ancora in grado di fornire i dati completi e corretti promessi più di tre mesi fa (dopo che la nostra Associazione ha fatto notare loro che i dati forniti offrivano una rappresentazione parziale e “troppo benevola” del servizio). Inoltre il servizio di informazione all’utenza è ancora lontano dall’essere efficace e puntuale. Ad oggi la comunicazione viene fatta con “comunicati” di 20 caratteri (ma neppure in tutte le stazioni) sui vecchi pannelli a led installati da ATC! Una tecnologia oramai ampiamente superata. Siamo dunque ancora in una situazione di afasia!
Aggiunta del 30 marzo 2010: Accogliamo prontamente la richiesta di rettifica del Responsabile relazioni esterne di FER Srl, Gianfranco Parenti: non si è trattato di “principio d’incendio”, come riferito dall’Associazione degli utenti della Bologna-Portomaggiore nella lettera del 5 marzo. Il guasto, che c’é stato ed ha portato il treno ATR220 a fermarsi a Molinella, era di tipo “meccanico”. Scrive Parenti in un’e-mail: “non si è trattato di un incendio. Nello specifico è stata una perdita di olio del cambio . Un guasto meccanico che si era pensato fosse stato riparato e invece necessitava di un intervento più strutturato.” Insomma, è confermato che di guasto si è trattato, anche se cambia la “tipologia” del guasto stesso. Non cambia molto per gli utenti del servizio: sempre “a piedi” sono rimasti.
Treni nuovi = meno posti? direi perfetto, vista l’alta affluenza di passeggeri in particolare nelle ore di punta dove le 4 carrozze attuali risultano appena sufficienti. E per quanto riguarda il nuovo sistema di bigliettazione? I passeggeri dovranno continuare a lottare con obliteratrici fuori servizio e saranno sempre costretti a scavalcare interi vagoni per farsi timbrare manualmente il biglietto come è avvenuto negli ultimi mesi? Oppure avranno a che fare con il nuovo stimer che, stando al comunicato fer agli utenti della bologna-portomaggiore integrerà il servizio ferroviario con quello bus dietro il pagamento di un’ulteriore zona, a differenza di ciò che è avvenuto e avviene tutt’ora con i biglietti atc? (vedi: http://www.fer-online.it/arch/docs/143/AVVISO%20AGLI%20UTENTI.doc)