Se lunedì 21 gennaio abbiamo gioito per la presentazione dei nuovi treni ETR 350 (li vedremo tra qualche mese anche sulla linea Vignola-Bologna: vedi), già mercoledì 23 siamo piombati di nuovo nella disperazione, toccando con mano i problemi degli apparati tecnologici in funzione sulla Vignola-Bologna. Si potrebbe sintetizzare così lo stato d’animo dei passeggeri della linea ferroviaria. Mercoledì 23, infatti, si sono verificati guasti agli apparati tecnologici in alcune stazioni di interscambio, con conseguenti ritardi nella circolazione di molti treni. Ma il colmo della disperazione è stato raggiunto lunedì 28, martedì 29 e di nuovo oggi, venerdì 1 febbraio, quando la circolazione dei treni ha subito pesanti ritardi a causa di problemi ai passaggi a livello lungo l’intera tratta tra Vignola e Muffa.

Un treno ATR220, proveniente da Vignola, in arrivo alla stazione di Bazzano (foto del 6 aprile 2012)
Sbarre che non ne vogliono sapere di abbassarsi al passaggio del treno o che si alzano mentre il treno sta ancora attraversando il passaggio a livello. E’ chiaro che episodi di questo tipo, ripetutisi per diverse volte nel corso delle ultime settimane, ripropongono il tema dell’affidabilità del servizio (con in più l’aggravante di rischi per passeggeri ferroviari ed automobilisti). Gli episodi, certo, sono stati gestiti con le procedure “di emergenza” previsti in questi casi, con il treno che si ferma prima del passaggio a livello, il capotreno che scende per assicurarsi che non ci sia alcun veicolo in transito e quindi risale sul treno dopo l’attraversamento.
C’è però da chiedersi come mai un’impiantistica che dovrebbe essere stata completamente rinnovata negli ultimi anni, proprio per rispettare i rigorosi standard di sicurezza dell’esercizio ferroviario, evidenzi con continuità episodi così gravi di malfunzionamento (già rilevati in più occasioni anche nel recente passato – es. ancora problemi a passaggi a livello il 20 settembre 2012 ed il 18 gennaio 2013 – e prontamente segnalati all’azienda regionale). E sono problemi che si aggiungono a quelli da tempo segnalati dall’associazione In prima classe per Bologna-Vignola ed ancora in attesa di una risposta: ascensori che non funzionano alla stazione di Bazzano e Crespellano, mancanza di macchine emettitrici di titoli di viaggio, obliteratrici guaste e mai riparate, stazioni fatiscenti, dispositivi di informazione all’utenza da terzo mondo! Vogliamo lavorare seriamente per dare un servizio ferroviario dignitoso e sicuro?
Maurizio Quartieri
Presidente dell’associazione degli utenti “In prima classe per Bologna-Vignola”