Sulla ferrovia Vignola-Bologna si verificano con una certa periodicità episodi gravi di malfunzionamento dei passaggi a livello. L’ultimo episodio si è verificato il 24 aprile scorso, in occasione delle corse della prima mattinata. Tutti i treni in transito (sia in direzione Bologna, sia in direzione Vignola) si sono trovati ad attraversare ben due passaggi a livello a sbarre alzate: quello di via Casella Gatta, nelle basse di Vignola e quello di Savignano Comune.

Il treno 11440 del 24 aprile attraversa il passaggio a livello di via Casella Gatta a Vignola con le sbarre alzate. Si vede il capotreno a terra a garantire la sicurezza (foto del 24 aprile 2013)
A causa di questi malfunzionamenti la circolazione ferroviaria ha subito notevoli ritardi. Personalmente sono stato testimone delle vicissitudini del treno 11440 (quello in partenza da Vignola alle 6.46, usato da studenti e pendolari) che a causa del non funzionamento dei due passaggi a livello ha accumulato ritardo ed è arrivato a Bologna alle 8.04 anziché alle 7.48. Episodi analoghi si erano già verificati ad inizio aprile, ma anche in più giornate nel mese di gennaio (allora avevano riguardato anche il tratto Bazzano-Muffa) e prima ancora a fine 2012. La frequenza con cui si verificano questi gravi malfunzionamenti fa sorgere pesanti interrogativi sulla funzionalità delle tecnologie installate sulla linea che, con tutta evidenza, non sono in grado di garantire la sicurezza prevista nell’esercizio del servizio.

Il treno 11440 del 24 aprile attraversa il passaggio a livello di Savignano Comune con le sbarre alzate. Si vede il capotreno a terra a garantire la sicurezza (foto del 24 aprile 2013)
Si ricorda che la linea Vignola-Bologna è stata ripristinata nel 2003 e nonostante investimenti di diversi milioni di euro oggi garantisce performance penose su troppi aspetti: dai sistemi di informazione agli utenti ai dispositivi di sicurezza ai passaggi a livello, sino alla mancanza, assai più banale ma non meno fastidiosa, di obliteratrici funzionanti in diverse stazioni e di macchine automatiche di emissione di biglietti in tutte le stazioni tranne una (ne è presente una sola, a Bazzano, su 18 stazioni della linea)! Intanto la messa in esercizio dei nuovi treni elettrici ETR350 slitta ancora in avanti nel tempo e non avverrà prima della fine dell’anno. Purtroppo siamo ancora assai lontani dall’avere un servizio ferroviario dignitoso. In più, negli ultimi mesi, si sono intensificati in modo preoccupante gli episodi di malfunzionamento di apparati tecnologici che mettono a rischio la sicurezza di passeggeri ed automobilisti. A quando un cambio di rotta?
Andrea Paltrinieri
Componente del Consiglio direttivo dell’Associazione “In prima classe per Bologna-Vignola”