Occorre ridurre i tempi di percorrenza sulla linea Vignola-Bologna. L’associazione degli utenti lo sta chiedendo da oltre due anni (vedi). E per insistere nella richiesta ha messo in campo una nuova iniziativa: una cartolina realizzata per l’occasione. Un fumetto indirizzato all’assessore regionale ai trasporti: “Ehi Raf, lo facciamo andare più veloce questo treno?”. Sul retro questo breve testo: “Nel 1939 il treno impiegava 37 minuti per percorrere la tratta Vignola-Casalecchio. Nel 2016 ne impiega 45-51, con solo due fermate in più. Dopo 10 anni di investimenti sulla linea e con i nuovi treni elettrici ETR350 pensiamo si debba far meglio. Chiediamo all’assessore regionale ai trasporti Raffaele Donini (Raf) e alle aziende TPER e FER di prendere sul serio questo impegno sviluppando un progetto per la riduzione dei tempi di percorrenza sulla linea Bologna-Vignola.” E qui invece qualche considerazione più articolata. Consegnata ai giornalisti il 28 maggio scorso.
Dopo più di dieci anni di investimenti sulla linea Vignola-Bologna (riattivata nel 2003) e con la messa in servizio a breve di soli treni elettrici ETR350 (cosa che avverrà nelle prossime settimane grazie all’arrivo di due nuovi ETR350 acquistati dalla Regione Emilia-Romagna) bisogna davvero che il servizio ferroviario sulla Bologna-Vignola faccia un salto di qualità. Anche in termini di tempi di percorrenza. E’ paradossale infatti pensare che nel 1939 su questa linea i treni andavano più veloci (vedi)!
L’associazione “In prima classe per Bologna-Vignola” ha posto il tema della riduzione dei tempi di percorrenza da oltre due anni (vedi) assumendo un atteggiamento costruttivo, senza alcuna pretesa di avere “tutto e subito”. Sappiamo che il tema è complesso e per questo abbiamo chiesto alla Regione ed alle aziende interessate (TPER Spa e FER Srl) l’approntamento di un progetto pluriennale di interventi, da eseguire anno dopo anno, per giungere nel volgere di 2-3 anni ad una significativa riduzione dei tempi di percorrenza. Pensiamo infatti che si debba far meglio del 1939. Riteniamo che 62 minuti per poco meno di 33 km siano decisamente troppi. Sappiamo infine che nel 2019 verrà completata la nuova bazzanese e che quest’opera consentirà di ridurre i tempi di spostamento in auto lungo questo asse. Ed il servizio ferroviario deve pertanto assolutamente migliorare la sua competitività.
Apprezziamo l’attenzione e l’impegno dell’assessore regionale ai trasporti Raffaele Donini che sul tema ha imposto un cambio di passo. Un vero progetto non c’è ancora (vedi), ma si iniziano ad intravvedere i tasselli che lo andranno a comporre:
- eliminazione di alcuni passaggi a livello e relativo innalzamento della velocità di marcia in alcuni tratti;
- aumento della potenza della linea elettrica per garantire il massimo della performance dei mezzi elettrici;
- oltre ovviamente all’imminente utilizzo dei soli mezzi elettrici ETR350 decisamente più performanti.
Ma vi sono altri elementi, oggi non adeguatamente contemplati, che richiedono un intervento:
- il superamento dell’attuale sistema di accesso alla stazione di Bazzano (stazione di interscambio) che non consente l’ingresso in stazione in contemporanea ai due treni in direzione contraria di marcia (costringendo un convoglio ad attendere fermo fuori stazione l’ingresso dell’altro);
- la definizione di una nuova stazione di interscambio nel tratto tra via Lunga e Casalecchio Garibaldi, necessaria per gestire gli eventuali ritardi dei convogli (nel 2010 sono stati fatti investimenti sulla stazione di Zola Comune, occorre però completarli oppure rivedere il progetto rendendo stazione di interscambio una delle altre stazioni di quel tratto).
E’ per questo motivo – una sorta di “spinta gentile” – che l’associazione ha predisposto questa campagna di sensibilizzazione sul tema della riduzione dei tempi di percorrenza, ovvero di un servizio ferroviario davvero competitivo. Ringraziamo Roberto Baldazzini, noto illustratore vignolese, che ha realizzato per questa occasione un simpatico fumetto. Dal prossimo lunedì la cartolina sarà recapitata ad assessori e consiglieri regionali, agli amministratori dei comuni serviti dalla linea, oltre ad essere distribuita ai passeggeri della ferrovia Bologna-Vignola. Insomma … “Ehi Raf, lo facciamo andare più veloce questo treno?”. Noi ci siamo.
L’associazione “In prima classe per Bologna-Vignola”
PS Il disegno della cartolina è stato realizzato da Roberto Baldazzini, disegnatore di fumetti, illustratore, pittore (vedi). Il post è corredato dalle immagini realizzate da Baldazzini: dai primi schizzi al disegno definitivo della cartolina.
Ma non c’è nessuno che abbia mai chiesto un incremento delle corse – almeno nella fasce di punta – oltre alla riduzione dei tempi di percorrenza? Rammento che nel 2007 (secondo le notizie date all’utenza all’inizio del nuovo secolo, quando partì il progetto del Servizio Ferroviario Metropolitano) avrebbe dovuto diventare operativo il passante SFM2 Vignola-Portomaggiore che, auspicabilmente – avrebbe comportato soste di soli 10-15 minuti a Bologna C.le. Adesso, chi arriva per esempio a Bologna P.le Ovest al mattino col treno da Vignola delle 8,20 (corsa 11558) e deve proseguire per Budrio è obbligato ad attendere le 8.42 (22 minuti di attesa) per prendere la corsa 344 della FBP (se invece deve andare oltre Budrio deve aspettare altri 25 minuti – per un totale di 47 – per prendere la corsa 308). Alla sera, invece, arrivando a Bologna P.le Est col treno da Portomaggiore delle 17.31 (corsa 321) occorre, dovendo proseguire per Vignola – attendere fino alle 18.16 (45 minuti di attesa) per prendere la corsa 11493. Oltre al danno le beffe: c’è un treno che parte alle 15.44 da Bologna per Vignola (corsa 11529) che sicuramente viaggerà semivuoto e che si potrebbe spostare – a costo ZERO – alle 17.44 riducendo l’attesa suddetta da 45 a 13 minuti! Credo che tale modifica non gioverebbe solo al sottoscritto ma a parecchi altri utenti che aspettano con ansia l’attivazione del passante SFM2 (quando, a proposito?)
Ciao Andrea, in effetti il progetto del Servizio Ferroviario Metropolitano prevedeva sia l’unificazione delle due linee, oggi separate, per fare un’unica linea “passante” Vignola-Portomaggiore, sia un cadenzamento delle corse ogni mezz’ora (contro il cadenzamento ogni ora attuale). Può essere che in un futuro non troppo vicino ci si arrivi, ma è lecito dubitarne. Presupposto della linea passante è l’interramento del tratto urbano della Bologna-Portomaggiore (ma il cantiere non è ancora partito). E per avere una cadenzamento alla mezz’ora delle corse – cosa che significa raddoppiare il numero delle corse attuali (o quasi) – occorre anche raddoppiare le risorse. Ovviamente la crisi economica e la crescita del debito pubblico rende abbastanza improbabile un siffatto incremento di spesa per il trasporto pubblico locale. Che anzi negli ultimi anni ha visto una riduzione degli stanziamenti statali. Ci si può lamentare di questo stato di cose, ovviamente, ma bisogna anche riconoscere che i margini di manovra dello stato italiano, per quanto riguarda la spesa pubblica, si sono ridotti. Oggi possiamo dunque certamente “lavorare” sulla riduzione dei tempi di percorrenza. Sono richiesti un po’ di investimenti (una tantum), ma in misura abbordabile. In questo modo si rende più conveniente il servizio e magari si aumenta il numero di passeggeri. Ed in questo modo si spinge anche per un incremento delle corse – che però non è realistico ipotizzare a breve termine.
Ringrazio per la franca risposta, che purtroppo m’immaginavo in questi termini. Se però i treni a disposizione sono limitati, ragione di più per farli funzionare soprattutto nelle fasce orarie di punta, non in quelle “morte”! Quanti utenti avranno la necessità di partire da Bologna per Vignola alle 15.44? Se c’è n’è qualcuno in questo forum, lo invito a mandarmi “cordialmente” a quel paese…
Hai ragione, Andrea. Le corse Bazzano-Bologna (e viceversa) del pomeriggio sono collocate in orari comodi più per l’azienda che per gli utenti. Lo abbiamo segnalato da tempo. Con pazienza arriveremo a modificare anche questi aspetti.
Ma non c’è nessuno che abbia mai chiesto un incremento delle corse – almeno nella fasce di punta – oltre alla riduzione dei tempi di percorrenza? Rammento che nel 2007 (secondo le notizie date all’utenza all’inizio del nuovo secolo, quando partì il progetto del Servizio Ferroviario Metropolitano) avrebbe dovuto diventare operativo il passante SFM2 Vignola-Portomaggiore che, auspicabilmente – avrebbe comportato soste di soli 10-15 minuti a Bologna C.le. Adesso, chi arriva per esempio a Bologna P.le Ovest al mattino col treno da Vignola delle 8,20 (corsa 11558) e deve proseguire per Budrio è obbligato ad attendere le 8.42 (22 minuti di attesa) per prendere la corsa 344 della FBP (se invece deve andare oltre Budrio deve aspettare altri 25 minuti – per un totale di 47 – per prendere la corsa 308). Alla sera, invece, arrivando a Bologna P.le Est col treno da Portomaggiore delle 17.31 (corsa 321) occorre, dovendo proseguire per Vignola – attendere fino alle 18.16 (45 minuti di attesa) per prendere la corsa 11493. Oltre al danno le beffe: c’è un treno che parte alle 15.44 da Bologna per Vignola (corsa 11529) che sicuramente viaggerà semivuoto e che si potrebbe spostare – a costo ZERO – alle 17.44 riducendo l’attesa suddetta da 45 a 13 minuti! Credo che tale modifica non gioverebbe solo al sottoscritto ma a parecchi altri utenti che aspettano con ansia l’attivazione del passante SFM2 (quando, a proposito?)
Ciao Andrea, in effetti il progetto del Servizio Ferroviario Metropolitano prevedeva sia l’unificazione delle due linee, oggi separate, per fare un’unica linea “passante” Vignola-Portomaggiore, sia un cadenzamento delle corse ogni mezz’ora (contro il cadenzamento ogni ora attuale). Può essere che in un futuro non troppo vicino ci si arrivi, ma è lecito dubitarne. Presupposto della linea passante è l’interramento del tratto urbano della Bologna-Portomaggiore (ma il cantiere non è ancora partito). E per avere una cadenzamento alla mezz’ora delle corse – cosa che significa raddoppiare il numero delle corse attuali (o quasi) – occorre anche raddoppiare le risorse. Ovviamente la crisi economica e la crescita del debito pubblico rende abbastanza improbabile un siffatto incremento di spesa per il trasporto pubblico locale. Che anzi negli ultimi anni ha visto una riduzione degli stanziamenti statali. Ci si può lamentare di questo stato di cose, ovviamente, ma bisogna anche riconoscere che i margini di manovra dello stato italiano, per quanto riguarda la spesa pubblica, si sono ridotti. Oggi possiamo dunque certamente “lavorare” sulla riduzione dei tempi di percorrenza. Sono richiesti un po’ di investimenti (una tantum), ma in misura abbordabile. In questo modo si rende più conveniente il servizio e magari si aumenta il numero di passeggeri. Ed in questo modo si spinge anche per un incremento delle corse – che però non è realistico ipotizzare a breve termine.
Ringrazio per la franca risposta, che purtroppo m’immaginavo in questi termini. Se però i treni a disposizione sono limitati, ragione di più per farli funzionare soprattutto nelle fasce orarie di punta, non in quelle “morte”! Quanti utenti avranno la necessità di partire da Bologna per Vignola alle 15.44? Se c’è n’è qualcuno in questo forum, lo invito a mandarmi “cordialmente” a quel paese…
Hai ragione, Andrea. Le corse Bazzano-Bologna (e viceversa) del pomeriggio sono collocate in orari comodi più per l’azienda che per gli utenti. Lo abbiamo segnalato da tempo. Con pazienza arriveremo a modificare anche questi aspetti.