
Il grave incidente verificatosi ieri pomeriggio sulla tratta ferroviaria Vignola-Bologna, con la collisione all’altezza del passaggio a livello di Crespellano tra il treno ETR350 90022 proveniente da Vignola e una vettura privata bloccata tra le sbarre abbassate, riaccende con forza l’attenzione su due aspetti cruciali del il trasporto pubblico locale ferroviario: in primo luogo la sicurezza di chi a vario titolo viaggia sui treni regionali e sulle strade che si intersecano con l’infrastruttura ferrovia; il secondo aspetto è quello della gestione dell’emergenza da parte delle impresa ferroviaria che svolge il servizio, in particolare l’assistenza offerta all’utenza che si trova sui mezzi rotabili e nelle stazioni ferroviarie.
L’incidente di ieri pomeriggio è stato sicuramente grave nella sua dinamica, ma fortunatamente senza conseguenze per le persone a bordo del treno e, fino a qualche istante prima dell’impatto, dell’auto. L’episodio, tuttavia, deve richiamare con forza l’attenzione di tutti i soggetti interessati, ma in primo luogo di quelli politici (primo fra tutti la nostra Regione in quanto committente del servizio e proprietaria dell’infrastruttura) di porsi concretamente l’obiettivo a medio termine di migliorare la sicurezza di chi viaggia (in treno e sulle strade) attraverso interventi infrastrutturali finalizzati a eliminare ove possibile i passaggi a livello ancora presenti sulle tratte ferroviarie regionali e nazionali (in gestione rispettivamente a FER SpA e RFI SpA) presenti nella nostra regione. Per farlo servono certamente ingenti risorse, ma anche un’adeguata programmazione degli interventi infrastrutturali, condivisi necessariamente con le amministrazioni locali; nello specifico, la tratta Bologna-Vignola ha visto negli ultimi anni la chiusura di alcuni passaggi a livello, ma ne restano attivi ancora molti, nonostante su alcuni di essi ci siano impegni pregressi per la loro chiusura.
L’altro aspetto emerso in occasione dell’incidente di ieri, è l’incapacità dell’impresa ferroviaria, con la complicità diretta del committente il servizio (sempre la nostra Regione) di assicurare un’adeguata e puntuale assistenza all’utenza del servizio ferroviario che rimane coinvolta in qualche disservizio. In situazioni come quella accaduta ieri dovrebbe emergere l’efficienza del sistema, che invece offre spesso il peggio di sé, con informazioni mediante i canali gestiti direttamente dai soggetti ferroviari (display e sistemi audio a terra e a bordo) assenti o scarse, e spesso tardive. Per non parlare poi dell’assenza, e qui è solo mancanza di volontà, di una strategia condivisa tra i diversi attori del TPL su gomma e ferro di gestione dell’assistenza dell’utenza in caso di criticità e emergenza (assenza aggravata dal fatto che la maggior parte delle tratte ferroviarie è su direttrici che vedono la presenza anche di servizi di tpl su gomma).
Per fare un esempio banale, lo scorso pomeriggio alla fermata del bus sostitutivo della tratta Bologna-Vignola presente fuori dalla stazione di Bologna è transitato un bus di linea della 671 alle ore 18:45 circa, su cui compariva la scritta “Bo-Bazzano stazione ferr.”, ma non si è fermato per caricare parte dell’utenza (stimabile in 40-50 persone) che si trovava alla fermata anche da oltre un’ora! E dire che sarebbe bastato una telefonata tra i due gestori Trenitalia Tper (tpl ferro) e Tper (tpl gomma) affinché quel bus potesse svolgere anche una parte del servizio sostitutivo ferroviario! Per non parlare poi dei bus sostitutivi che l’impresa ferroviaria da contratto deve attivare in caso di cancellazione di treni: ogni volta che c’è una criticità la risposta è sempre la solita “non ci sono bus disponibili sul bacino di Bologna… abbiamo fatto richiesta anche a Modena e Ferrara”. È evidente che non esiste un piano adeguato a limitare i disagi all’utenza o, nel caso esista, è ridotto ai minimi termini e insufficiente per fronteggiare emergenze che possono vedere coinvolte anche qualche centinaio di persone, tra chi sta viaggiando sui treni cancellati parzialmente e chi invece si trova a terra in attesa dell’arrivo di un treno che invece non arriverà mai.
È da oltre dieci anni che questa rappresentanza chiede aziende coinvolte e ai soggetti politici coinvolti a vario titolo nei servizi di TPL su ferro e gomma, un cambio di passo significativo nella gestione dell’assistenza dell’utenza dei servizi in caso di emergenza, ma gli anni passano e nulla è cambiato su questo fronte.
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Comunicato stampa incidente tra treno e autovettura al PL di Crespellano della Vignola-Bologna: 186.58 KB 0 downloads
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Articolo il Resto del Carlino - Incidente PL Crespellano 6 Aprile 2023 345.00 KB 0 downloads
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