La conferenza stampa svoltasi sabato 10 Settembre 2016 presso il Municipio di Crespellano ha rappresentato un importante passo avanti per la Ferrovia Bologna-Vignola. La giornata è iniziata con il viaggio inaugurale dell’ETR 350 con matricola 107, il nuovo arrivato del parco mezzi TPER e fresco di messa in servizio sulla Bologna-Vignola. E’ questo il quarto – ed ultimo – elettrotreno necessario per considerare archiviato l’obiettivo del rinnovo della flotta in servizio sulla linea ferrata che separa Bologna dalla Città delle ciliegie. Al viaggio delle autorità è seguita una conferenza stampa aperta a tutta la cittadinanza, con la presentazione del nuovo orario ferroviario e del “piano di velocizzazione” della ferrovia Bologna-Vignola.
E’ l’Assessore Regionale ai Trasporti Raffaele Donini a prendere la parola per primo e a presentare, anche a nome di FER e TPER, gli impegni presi. Il quadro generale delineato da Donini è incoraggiante: i dati mostrano come, nella nostra Regione, la gente si sposti maggiormente rispetto al passato, con una media di 34,5 km/cittadino, contro i 28,7 del 2001. Mentre il 65% degli spostamenti avviene con la propria auto, il 13% si affida al trasporto pubblico locale: il dato potrebbe sembrare basso ma, rispetto al 2001, si tratta di un aumento dello 0,4%. E’ un segnale chiaro di come il TPL abbia retto al peso della crisi. Il 70% degli spostamenti compiuti in Emilia-Romagna, inoltre, avviene entro i 10km, raggio d’azione all’interno del quale il trasporto pubblico è competitivo.
La Bologna-Vignola è stata presentata, in occasione della conferenza stampa, come una delle linee più efficienti della Regione: in effetti, ad Agosto la puntualità dei convogli è stata addirittura superiore al 99%! Il dato, così positivo, è frutto dei numerosi investimenti riversatisi sulla linea: tra interventi conclusi, in corso e programmati, si parla di una cifra dell’ordine di 50 milioni di euro in 5 anni!
Dall’11 Settembre 2016 il tempo di viaggio scende al di sotto dei 60 minuti, abbattendo quello che lo stesso Donini ha definito come “primo step psicologico“, ma che tanto psicologico non è: Andrea Paltrinieri, nel suo blog AmareVignola, ha stimato un risparmio di tempo, per un pendolare medio, di 40 ore all’anno! Questo primo miglioramento a beneficio di tutti gli utenti della Bologna-Vignola è reso possibile da diversi interventi:
- Il rinnovo del parco mezzi (valore commerciale di 16 milioni di euro), che consente di utilizzare solo materiale “omogeneo” sulla linea, cioè tutti elettrotreni Stadler ETR 350. Questi convogli, oltre ad offrire ampio confort di viaggio, accesso ai disabili e possibilità di caricare biciclette, sono dotati di spazi di frenata e tempi di accelerazione ristretti, caratteristiche ottimali per una linea come la FBV, articolata su tante fermate ravvicinate.
- I lavori programmati da FER nel corso degli scorsi mesi, i quali hanno permesso di innalzare i limiti di velocità sulla linea in diversi segmenti di percorso, tanto che, per esempio, si potrà percorrere l’intera tratta Vignola-Bazzano a una nuova velocità massima di 90km/h. In particolare, sono stati eseguiti lavori di modifica delle caratteristiche geometriche di alcuni tratti che consentiranno di sfruttare completamente l’andamento planimetrico dell’attuale tracciato (come l’aumento delle sopraelevazioni delle curve o rincalzatura delle massicciate).
- La decisione di far attestare i treni sul secondo binario, anziché al terzo, alla stazione di Vignola; ciò consentirà di recuperare secondi preziosi.
- L’autorizzazione all’assorbimento di una maggiore quantità di corrente da parte degli elettrotreni ETR 350, che attualmente circolano con tensione pari a 500A. L’innalzamento del parametro a 750A consentirà prestazioni migliorate in fase di accelerazione e frenata.
Ulteriori interventi sono attualmente in corso di realizzazione, o saranno in opera prossimamente, per permettere di passare a uno step successivo circa la velocizzazione del servizio sulla Bologna-Vignola. L’obiettivo di mandato (quindi entro il 2019) è quello di percorrere la linea in “tre quarti d’ora” o, come precisano le stime tecniche, 48 minuti. L’impegno politico, pubblicamente preso in più occasioni, c’è, ed è supportato da un piano programmatico così composto:
- Entro l’Estate 2017: conclusione della installazione del Sistema Controllo Marcia Treno (SCMT), peraltro già in corso sulla linea. L’introduzione di questo nuovo apparato consentirà, da un lato, di dotare la linea della tecnologia attualmente più sicura per il controllo della marcia dei convogli, dall’altro di assicurare una gestione ottimizzata degli incroci dei treni alle stazioni e, conseguentemente, diminuire la durata del viaggio. Inoltre, l’SCMT rappresenta una infrastruttura chiave per la diffusione degli annunci sonori all’utenza (attivazione prevista nei prossimi mesi). L’investimento è dell’ordine di 7 milioni di euro, su un totale di 22 milioni stanziati per tutte le linee presenti in Regione e non ancora adeguate a tale sistema.
- Settembre 2017: redazione di un orario nuovo, in collaborazione con RFI, FER e TPER, che preveda il cadenzamento di tutti i treni della linea per l’eliminazione delle interferenze. L’orario in vigore dall’11 Settembre 2016 non prevede treni omogeneamente cadenzati, pertanto alcuni convogli non hanno potuto beneficiare della riduzione dei tempi di percorrenza.
- Entro il 2017: realizzazione di una nuova stazione di scambio. Secondo gli studi dei tecnici di FER, la costruzione di un nuovo punto d’incrocio nell’attuale stazione di Ponte Ronca permetterà di ridurre i tempi di percorrenza e assicurare un cadenzamento ottimale di tutti i treni. L’intervento, dal costo di 1,5 milioni di euro, permetterà di scendere a tempi di percorrenza attorno ai 50 minuti.
- Entro la fine del mandato (2019): chiusura di diversi passaggi a livello, più volte definiti il vero limite alla velocizzazione della tratta. Attualmente, sono in corso di chiusura i PL di Savignano Mulino (incrocio tra la SP569 e via Gozzoli), di Bazzano (via Muzza, non prima dello spostamento della sede della Polizia Municipale) e di Muffa (via Cassola, non prima della deviazione del traffico sulla Nuova Bazzanese, la cui apertura è prevista anche per singoli lotti).
- Entro la fine del mandato (2019): raddoppio del binario tra Casalecchio Garibaldi e Via Lunga. E’ forse questa la sorpresa più grande della giornata: la realizzazione di un secondo binario tra Casalecchio e Via Lunga è, per lunghi tratti, fattibile con semplicità (molte aree sembrano già essere di competenza FER o di facile appropriazione), e consentirebbe di abbattere ulteriormente i tempi di percorrenza e risolvere definitivamente, e per un ampio segmento di percorso, il problema dell’incrocio tra treni. L’importo stimato dei lavori si aggira attorno ai 20 milioni di euro: l’obiettivo è lungimirante, ma l’impegno politico c’è.
Sullo sfondo di questi interventi, sono ancora attivi i progetti di ammodernamento per 13 stazioni della linea per un importo complessivo di 5 milioni di euro, destinati all’installazione di sistemi di videosorveglianza, informazioni all’utenza e rifacimento della segnaletica. Ed è forte l’interesse dei sindaci dei comuni toccati dalla linea per riqualificare le aree circostanti alle stazioni, nonché i fabbricati viaggiatori stessi, la maggior parte dei quali in stato di abbandono. Colpiscono, per esempio, le parole del sindaco di Savignano sul Panaro Germano Caroli che, dopo aver ricordato l’impegno del Comune nella chiusura di un passaggio a livello e chiedendo sempre più sicurezza per altri attraversamenti, come il PL in località Mulino di Savignano, ha dato la propria piena collaborazione per riqualificare le stazioni del proprio territorio di competenza. Si tratta di interventi semplici, come aprire servizi igienici, allestire una sala calda per l’attesa nei mesi freddi, ma che sono di vitale importanza e per i quali c’è bisogno, per citare le parole dello stesso Caroli, di “lavorare insieme“.
Tuttavia, si sta già lavorando in maniera coordinata: a Crespellano è attivo il progetto per lo spostamento delle fermate degli autobus sulla Strada Provinciale, per allinearle all’uscita della stazione. Questo permetterà di rendere più sicuro l’attraversamento pedonale della Bazzanese e spingerà i pedoni verso l’utilizzo del sottopasso presente in stazione per attraversare i binari (anziché attraversare il PL su via M. Ferro). (Su quest’ultimo tema, daremo notizie più precise nei prossimi giorni sempre qui, sul nostro sito).
Enti locali che, in questi anni, non hanno saputo lavorare in maniera propositiva nei confronti della linea ferroviaria, senza avere una visione generale dei problemi che affliggevano il servizio. Enti locali che forse, adesso, vogliono provare a mettersi in gioco, per fare la loro parte in un progetto articolato, con diversi attori, che mira al potenziamento definitivo della Ferrovia Bologna-Vignola. Una certezza c’è: non si migliora ulteriormente se non si modifica e non si investe sulla infrastruttura. Tuttavia, gli impegni – da oggi – ci sono, e sono molto chiari e lungimiranti. Per citare una affermazione dell’assessore Donini:
L’obiettivo dei tre quarti d’ora sulla Bologna Vignola non è più un sogno, ma è un progetto.
L’Associazione In Prima Classe per Bologna-Vignola non mancherà di vigilare su tutti i punti e continuerà a collaborare con Regione, aziende di trasporto ed enti locali per assicurare che si possa davvero viaggiare “in prima classe“.
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Slide di presentazione del progetto di velocizzazione definitiva della FBV mostrate nel corso della conferenza stampa di Crespellano del 10-09-2016.